D-Orbit. Lo “spazzino” ?dello spazio
Il settore aerospace italiano basa il suo successo sui piccoli player verticali. D-Orbit è nata con questa accezione: una startup specializzata in recupero di detriti spaziali. Dal primo momento ha catalizzato attenzione e investimenti fino a raccogliere, quest’anno, un round serie C da 100 milioni di euro.
L’impresa innovativa si occupa di deorbitazione di infrastrutture spaziali in disuso ma anche di logistica spaziale tout court: dai servizi di lancio da terra alla movimentazione e posizionamento dei satelliti nei relativi slot orbitali.
Planet Farms. La fattoria verticale
Mentre nel mondo arranca, l’indoor farming italiano cresce. Planet Farms, la principale azienda italiana nel settore delle vertical farm, quest’anno ha annunciato una nuova iniezione di capitale di 40 milioni di dollari, portando il totale a oltre 140 milioni.
Se ora è concentrata sugli ortaggi, guardando al futuro Planet Farms esplora nuovi settori ad alto impatto, come il caffè e il cotone, e considera opzioni come una possibile quotazione in Borsa o partnership per il consolidamento del settore delle vertical farm a livello globale.
Newcleo. In cerca del nucleare pulito
Nel 1994, Stefano Buono, fisico del Cern di Ginevra, rinunciò a un giro del mondo in vela per unirsi al premio Nobel Carlo Rubbia in un progetto nucleare pulito. Il progetto si bloccò nel 2000, ma Buono fondò Advanced Accelerator Applications, che vendette per 3,9 miliardi di dollari. Nel 2021, creò Newcleo, startup che sviluppa reattori nucleari compatti. La tecnologia utilizza una miscela per bruciare scorie, promettendo meno rifiuti e maggiore sicurezza. La società ha raccolto 400 milioni di euro e mira a diventare la principale azienda nucleare al mondo.
Codemotion. La piattaforma ?per sviluppatori
Nel corso del 2023 prima ha tremato e poi si è rialzata. Codemotion è una piattaforma digitale che supporta la più grande community di sviluppatori e sviluppatrici in Europa: sono oltre 250 mila i professionisti attivi.
A loro offre contenuti ed eventi di aggiornamento e formazione, opportunità di carriera e networking, e, cosa fondamentale, una rete di oltre 300 aziende e startup che sono interessate ad assumere talenti nell’ambito del tech.
A febbraio ha raccolto 8 milioni da Sinergia Venture Fund, portando a 15,5 milioni di euro il totale dei finanziamenti raccolti dalla società.
Energy Dome. La CO2 che accumula energia
Ha raccolto due round in meno di due mesi per un totale di 55 milioni di euro: in effetti i sistemi di accumulo di energia sono un asset necessario per il futuro. La CO2 Battery di Energy Dome è una tecnologia economica che utilizza anidride carbonica per immagazzinare energia rinnovabile.
Funzionando come un sistema termodinamico, comprime la CO2 durante la carica e la rilascia durante la scarica per generare energia. Il successo dell’impianto pilota in Sardegna ha confermato la validità del progetto.
Satispay. L’unicorno si dà ?ai buoni pasto
Il 2023 è stato un anno record per i pagamenti digitali. Il fintech continua la sua ascesa.
Sarà anche per questo che Satispay, uno dei pochi unicorni (nel gergo tech le aziende che hanno una valutazione superiore al miliardo di dollari) italiani, ha consolidato il suo successo.
Dopo aver contribuito ad abituare gli italiani a pagare con lo smartphone, l’ultima novità, lanciata lo scorso settembre, è il suo ingresso nel mondo dei buoni pasto digitali, senza commissioni per importi fino a 10 euro e una fee di 20 centesimi per importi superiori.
Arduino. Una pioggia ?di milioni ?per crescere
Dopo un recente round di investimenti da 32 milioni di dollari, Arduino ha raccolto un ulteriore finanziamento di 22 milioni di dollari, portando il totale della serie B a 54 milioni. Questo risultato è stato possibile grazie agli investimenti di Anzu Partners e di Cdp Venture Capital, il braccio di investimenti di Cassa depositi e prestiti. Arduino, noto per il suo tool open source di prototipazione rapida, vuole utilizzare i fondi per potenziare la piattaforma IoT e IA per clienti professionali, espandere il team di R&D a Torino e sostenere l’espansione negli Stati Uniti, dove ha recentemente aperto un ufficio ad Austin.
Bending Spoons. La mamma dell’app Io e di Remini
Nota a tutti per aver sviluppato la app Io per integrare i servizi pubblici, nel corso di quest’anno è risalita agli onori delle cronache grazie al lancio di Remini, il software di intelligenza artificiale generativa in grado di generare ritratti professionali da una serie di selfie.
Dopo essere entrata nei trend globali di TikTok, centinaia di milioni gli utenti in tutto il mondo hanno scaricato l’app che oggi vanta una base di oltre 70 milioni di utilizzatori al mese.
Lo scorso agosto ha raccolto un round di finanziamento da 100 milioni di euro.
Astradyne. Il pannello solare?“origami”
Per 2031 (ex Premio Marzotto) è la migliore startup dell’anno. Astradyne, nata in Puglia e guidata dall’ingegnera vicentina Alessia Gloder, sviluppa strutture dispiegabili per l’industria dello spazio, che hanno una particolarità: integrano l’elettronica rigido-flessibile con il materiale tessile.
Da questa tecnologia è nato SolarCube, un pannello solare che si apre come un origami e grazie a un substrato in tessuto è fino al 30 per cento più leggero, tre volte più compatto e con una potenza superiore del 50 per cento rispetto alle soluzioni attuali presenti sul mercato.
Translated. L’IA che parla in 2.100 lingue diverse
Una forte collaborazione con traduttori professionali per sviluppare un’intelligenza artificiale come strumento di supporto alla creatività umana. Fino ad oggi, circa 10mila dei 300mila traduttori registrati sulla piattaforma Translated collaborano annualmente per offrire servizi di traduzione di alta qualità in tempi rapidi. Translated, fondata nel 1999 da Isabelle Andrieu e Marco Trombetti, ha recentemente ricevuto un ulteriore finanziamento di 22 milioni di dollari, portando il totale della serie B a 54 milioni. La società, con sede a Roma, supporta oltre 2.100 lingue attraverso i suoi servizi di traduzione basati su intelligenza artificiale.
Fonte : Repubblica