Orrore a Cali, in Colombia. Le autorità hanno confermato lunedì l’arresto di Harold Andrés Echeverry, l’uomo in fuga, ricercato da giorni perché sospettato di aver ucciso una ragazza di 14 anni. Michel Dayana González era stata assassinata e smembrata giovedì notte in un quartiere periferico della grande città nel Sud-Ovest del Paese. Il fermo è stato confermato dal direttore della polizia colombiana, generale William Salamanca, precisando che il sospetto è stato catturato nel pomeriggio a Villavicencio, capoluogo della Meta centrale.
L’omicidio di Michel Dayana González
Harold Andrés Echeverry viaggiava in moto, aveva anche una maschera, ha tentato di scappare ancora, ma alla fine è stato intercettato dalla polizia. L’arresto segna la fine di una fuga che ha tenuto con il fiato sospeso il Paese sudamericano. Il femminicidio ha suscitato infatti molto scalpore in Colombia.
La minorenne era stata mandata dal padre a fare la spesa al mercato nel quartiere San Judas di Cali, capoluogo del dipartimento della Valle del Cauca. Sulla strada di casa sarebbe stata portata in un laboratorio-negozio di vernici per automobili “con l’inganno”, ha detto il comandante della polizia di Cali, generale Daniel Gualdron, che ha spiegato che quando la polizia è arrivata sul posto ha visto “tracce di sangue” nel locale.
“Questo ci ha portato a cercare in alcuni bidoni e in una valigia che si trovavano sotto una scala, in un ripostiglio. In un bidone (e nella valigia) abbiamo trovato parti del corpo della ragazza”, ha detto l’ufficiale. La 14enne è stata ritrovata smembrata all’interno di diversi bidoni della spazzatura presenti nel laboratorio. Sarebbe stata violentata prima di essere uccisa.
“Torno subito, papà”
“Torno subito, papà”. Queste le ultime parole che Michel Dayana González aveva detto a suo padre lo scorso 7 dicembre, uscendo per recarsi in un negozio vicino a casa sua. Per ore la sua famiglia non aveva più avuto sue notizie e poi ne aveva denunciato la scomparsa. Il giorno successivo, il padre, in compagnia delle autorità, l’aveva trovata smembrata in un centro automobilistico situato nello stesso isolato di casa sua, nel quartiere San Judas di Cali.
Harold Andrés Echeverry, che lavorava come addetto alla sicurezza in quel negozio-laboratorio, e che diversi residenti del quartiere hanno subito affermato di aver visto con macchie di sangue, graffi e contusioni dopo la scomparsa della minorenne, è stato da subito il principale sospettato dell’atroce crimine. Secondo il segretario alla sicurezza di Cali, Jimmy Dranguet, l’uomo ha precedenti per violenza sessuale. Ora rischia una condanna fino a 60 anni di carcere. Le indagini proseguono per capire se abbia avuto dei complici.
Continua a leggere su Today.it…
Fonte : Today