Fine anno, tempo di bilanci anche per le uscite editoriali. Difficile fare una vera e propria classifica dei libri più belli del 2023, ma una certezza – per chi scrive – c’è: il romanzo più riuscito, appassionante, disturbato dell’anno è frutto della mente brillante e istrionica di Bret Easton Ellis. Lo scrittore californiano, dopo 13 anni di pausa dalle scene letterarie, con Le schegge (edito da Einaudi in Italia) confeziona un lungo romanzo diretto e senza fronzoli, nel quale ancora una volta rappresenta la vita dissoluta dei giovani di Los Angeles, fatta di sesso, droga, feste e privilegi. Questa volta, un gruppo di 17enni, tra cui lo stesso Ellis – in un riuscito esperimento di parziale autobiografismo – deve vedersela con “il pescatore”, killer spietato che sventra persone e uomini e si muove pericolosamente attorno agli ambienti scolastici.
Tra le opere più significative pubblicate nel 2023 c’è Il diacono King Kong di James McBride, uscito in Italia per Fazi Editore. Tutto ruota attorno a Cuffy Lambkin, ubriacone e bontempone, per tutti Sportcoat. Diacono part time nella chiesa battista di Five Ends, King Kong è l’intruglio torcibudella che ingerisce dalla mattina alla sera, che beve da solo appena sveglio la mattina, o in compagnia dell’amico fidato di una vita, Hot Sausage. Nulla sembra avere un senso nelle sue giornate, ripetitive, fatte di lavoretti qua e là e fiumi di alcol. Ma per Sportcoat tutto cambia quando piazza una Colt calibro 38 in faccia a uno spacciatore diciannovenne e tira il grilletto. Con la sua opera McBride è capace di dipingere situazioni e caratterizzazioni che convergono progressivamente, che oscillano tra fede e superstizione. Nel suo romanzo ci sono dramma poliziesco, azione degna del miglior thriller, ma anche suspance, ironia e critica sociale.
Entra di diritto in classifica tra i migliori del 2023 anche il re dell’horror, Stephen King, con il suo Holly, edito da Sperling & Kupfer. Holly Gibney, personaggio visto più volte nell’universo kinghiano, per la prima volta è protagonista di una storia che vede il male nascondersi dietro due avversari inimmaginabili. Holly Gibney, professione detective, è piuttosto restia ad accettare il caso della scomparsa della figlia di Penny Dahl, quando la signora chiama l’agenzia Finders Keepers nella speranza che possano aiutarla a ritrovare la sua ragazza. Ma c’è qualcosa nella voce della signora Dahl che le impedisce di dirle di no. In Holly si può apprezzare Stephen King al suo meglio, capace di far crescere in via definitiva la sua protagonista, finora vista solo come comprimaria nella ‘trilogia di Bill Hodges’ e in The Outsider. Sì, per capire a pieno la figura di Holly e tutto il suo background, ti consiglio caldamente di leggere Mr. Mercedes, Chi perde paga, Fine turno e il già citato The Outsider, molto rischia altrimenti di perdersi per strada.
Tra i finalisti del 61º Premio Campiello, Centomilioni di Marta Cai edito da Einaudi è uno dei romanzi più significativi del 2023, grazie al quale, come spiega Stefano Pribetti, l’autrice si pone come voce “dissonante” nel coro. Teresa, la protagonista dell’opera, ha 47 anni vive ancora con i genitori, non ha amici, è single e vergine. La madre soffocante le ha divorato l’identità, il padre ha una forma di demenza o forse in parte finge, per estraniarsi da ciò che ha intorno. Teresa lavora come insegnante in un istituto per ripetenti e si infatua di Alessandro, da poco maggiorenne, anche lui ostaggio della sua famiglia. I due sono entrambi in fuga dalla loro solitudine e hanno bisogno l’uno dell’altro. Marta Cai si dimostra autrice di assoluto livello e talento cristallino, in grado di creare personaggi enormi, facendoli vivere in un minuscolo universo.
C’è spazio anche per un’opera prima tra i migliori romanzi dell’anno. Francesco Zani con il suo Parlami (edito da Fazi), coinvolge, emoziona e spiazza. Grazie a uno stile narrativo molto interessante e diretto, si propone come voce nuova e promettente della narrativa italiana. Protagonista dell’opera di Zani è Alessandro, per tutti Gullit. È un bambino “speciale”, parla poco, balbetta e non ha amici. L’unico con il quale riesce in parte ad aprirsi è il fratello maggiore. I due crescono insieme a Cesenatico, tra gli ombrelloni del Bagno Beatles, stabilimento balneare gestito dai genitori; per il padre il bagno è una ragione di vita, per la madre un peso che la porta ad odiare la propria esistenza e la rende dipendente dall’alcol. Nel mezzo ci sono l’animata Cesenatico estiva di metà anni Novanta e inizio Duemila, giri d’affari piuttosto oscuri, l’ambizione ma anche la malinconia di una quotidianità stravolta.
Non può mancare tra i migliori Sono una testa di Panda di Giacomo ‘Keison’ Bevilacqua, romanzo a fumetti edito da Bao Publishing. L’autore si racconta senza filtri e a cuore aperto in un viaggio lungo dodici mesi, in grado di rispecchiare quello che forse la maggior parte dei genitori sulla soglia dei quarant’anni prova quotidianamente. Ogni mese scandisce la tappa di un percorso che pietra dopo pietra, lungo un tracciato, abilita l’uomo al ruolo di genitore. Bevilacqua accompagna il lettore attraverso il suo personale percorso di autoanalisi, in un costante conflitto tra la difficoltà di sentirsi ‘abbastanza’ e la necessità di scoprire la piacevolezza di una vita più consapevole nella quale “dare un senso più grande alle cose più piccole”.
La relazione travagliata tra madre e figlia di Fino alla fine, scritto dalla talentosa Helga Flatland e edito da Fazi, è il romanzo forse più emozionante dell’anno. Una situazione piuttosto comune, nella quale in molti possono identificarsi, viene amplificata a tal punto da diventare terreno di riflessione profonda. Il nuovo romanzo di Helga Flatland, tra le scrittrici novergesi più apprezzate e brillanti del nostro tempo, si incardina sul rapporto difficile tra chi dà vita e chi la riceve, fatto di silenzi e recriminazioni, che emerge in tutta la sua fragilità di fronte a un dramma comune.
Fonte : Today