Michael J. Fox ha tenuto nel documentario anche le scene in cui ‘sembra uno str**zo’

Qualche mese fa su Apple TV+ è stato distribuito il documentario su Michael J. Fox, dal titolo Still: A Michael J. Fox Movie, nella quale l’attore ripercorre la propria carriera e anche la propria convivenza pluridecennale con la malattia di Parkinson. Il regista Davis Guggenheim in fase di montaggio aveva una preoccupazione.

Temeva che la star di Ritorno al futuro gli chiedesse di rimuovere alcuni materiali d’archivio che non lo mettevano particolarmente in luce:“È successo dopo l’uscita di Ritorno al futuro, dopo l’uscita di Voglia di vincere. Aveva i primi due film in classifica del Paese, una cosa inaudita, e stava tornando a Casa Keaton, la comedy numero uno. C’è questa ripresa di lui dietro le quinte e si sta comportando in modo piuttosto scortese”.

Al contrario di quanto temeva, Michael J. Fox reagì in maniera sorprendentemente positiva:“La sua prima domanda è stata ‘Quella scena in cui faccio l’idiota dove l’hai trovata? È fantastica’. Sospettavo che se avessi fatto un suo film su di lui dieci anni prima sarebbe stato più protettivo”.

Il regista dichiarò di essere rimasto sorpreso anche dell’ostinazione di Fox nel terminare le interviste nonostante il dolore; il racconto della malattia di Fox ha cambiato la vita di Guggenheim e alla domanda sul perché non parlasse mai del dolore causato dal Parkinson, il cineasta ha raccontato la risposta dell’attore:“Guarda la telecamera in silenzio e dice ‘Soffro terribilmente’. Questo ragazzo proietta ottimismo. Fa parte del suo DNA. […] Se fossi stato io parlerei del mio dolore tutti i giorni”.

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Fonte : Everyeye