Moda, Zara Pre-owned: cos’è e come funziona la piattaforma di second-hand e riciclo

Dopo il successo del progetto nel Regno Unito e in Francia, Zara sceglie il mercato italiano per sviluppare ulteriormente le potenzialità della piattaforma Pre-owner grazie alla quale i clienti del colosso di abbigliamento e accessori potranno vendere, riparare e donare i propri capi.
L’iniziativa che rientra nelle strategie di sostenibilità della moda, sempre più importanti nell’intero settore e per il marchio, partirà in Italia il 12 dicembre, disponibile su sito web, app e store. Ecco come funzionerà la piattaforma e quali sono i servizi inclusi.

Capi riparati in 10 giorni lavorativi

Dare lunga vita ai capi sembra essere il nuovo e più importante obiettivo di Zara per il futuro, un proposito che non solo contribuirà a ridurre gli sprechi ma anche a dare una nuova immagine al marchio conosciuto in tutto il mondo per essere uno dei colossi del fast fashion.
Zara Pre-owned si prefigge lo scopo di cambiare le abitudini di consumo dei clienti allungando il ciclo di vita dei capi già esistenti sul mercato.
Se da un lato la piattaforma permetterà alla clientela di vendere ed effettuare acquisti di articoli a marchio Zara al pari di un qualsiasi altro portale di second-hand, la possibilità di prendersi cura dei propri capi, eventualmente riparandoli, è una cosa del tutto nuova che avvicina Zara ad altri grandi marchi globali (vedi H&M che da anni ha attivato sui canali ufficiali la sezione “Take Care”).
Il servizio di riparazione è semplicissimo da utilizzare. Basterà recarsi presso uno store Zara con l’articolo che si intende sistemare e, con una piccola commissione, il pezzo in questione tornerà riutilizzabile, pronto per essere indossato ancora a lungo. I tempi sono più che ragionevoli. Zara si impegna a riparare e restituire gli articoli ai clienti entro dieci giorni lavorativi.

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Zara Pre-owned: second-hand, donazioni, riciclo

Vista l’attenzione delle nuove generazioni al fenomeno del second-hand, sempre più importante per chi ci tiene all’ambiente e alle proprie tasche, e la massiccia quantità di capi e accessori Zara presenti sulle varie piattaforme di compravendita nel mondo, da eBay a Vinted, Zara non si è lasciata sfuggire la possibilità di gestire in maniera autonoma almeno una parte del commercio degli articoli usati del proprio brand per implementare la semplice attività di acquisti e scambi con una altrettanto importante operazione di riciclo e donazioni.
Da Zara saranno presenti, da questo momento in poi, delle ceste dove depositare gli articoli di cui ci si vuole liberare, che potranno, in questo caso, avere provenienza varia ed essere di qualsiasi altro brand. Gli indumenti raccolti saranno vagliati da organizzazioni locali che ne valuteranno lo stato per distribuirli, donandoli a chi ne ha bisogno, oppure per rivenderli in negozi di seconda mano o riciclarli. Le attività e i proventi delle stesse, sono collegate a organizzazioni dalla chiara finalità sociale, tra cui Caritas e Croce Rossa Italiana.
Dopo il lancio in Italia e in altri quattordici paesi, tra cui Spagna e Portogallo, Germania, Finlandia, Belgio, Olanda, Croazia, Grecia, Slovenia, Lussemburgo, Zara si prefigge di estendere i nuovi servizi a tutti i mercati chiave globali entro il 2025. Sul sito ufficiale, intanto, la sezione Pre-owned si è già arricchita di nuove pagine da consultare per conservare più a lungo i propri capi o per saperne di più sul ciclo produttivo e i materiali certificati che li compongono.

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Fonte : Sky Tg24