Wonka sbaglia il protagonista e a casca tutto il resto del film

Willy Wonka, arrivato nella grande città, conta di riuscire in breve a diventare un grande venditore di cioccolata. Ha girato il mondo, raccolto ingredienti e imparato l’arte dolciaria magica, è un candido di cuore. Tuttavia visto che sa fare cose che altri non sanno fare il cartello della cioccolata lo marginalizza e mette in difficoltà. Dei ricchi se la prendono con un povero che vuole diventare ricco. Willy Wonka non sa nemmeno leggere e anche per questo sarà truffato da tutti, anche da una coppia di locandieri con annessa lavanderia, e dovrà crearsi una sua banda di sfortunati con niente da perdere della vita per ribaltare la situazione. A corollario di tutto un Umpa Lumpa lo ha seguito da una delle sue molte peregrinazioni, e non lo mollerà fino a che non verrà risarcito della cioccolata che gli deve.

Un’avventura senza il senso dell’avventura

Una storia di formazione che non forma nulla. Alla fine di Wonka il suo carattere non sarà diventato più simile a quello del personaggio che conosciamo, gli eventi di cui è protagonista (esplosioni, fughe, salvataggi all’ultimo momento, truffe, tradimenti….) non lo cambieranno in nessuna maniera. Non è la storia di come Willy Wonka sia diventato un magnate ma semplicemente di come, al suo arrivo in città, abbia dovuto faticare per fondare la sua fabbrica e abbia stretto un’alleanza con gli Umpa Lumpa. Che qui sono una specie di razza avventurosa e abile, non i Minion ma più una forma di infallibili corpi speciali che nessuno può fermare e hanno un gadget (e un costume) per ogni situazione. Con la faccia di Hugh Grant.

Che il problema principale sia l’insipienza del personaggio principale lo svelano ad esempio Olivia Colman e Tom Davis, coniugi aguzzini con grandi sogni e passioni sopite, due personaggi molto più interessanti, ben delineati, complessi e pieni di sfumature rispetto al protagonista, nonostante da manuale dovrebbero essere dei caratteri di sfondo. Della loro strana passione, del loro business e del debole di lei per gli aristocratici viene voglia di sapere molto di più, viene voglia di conoscerli e le gag che li riguardano sembrano sempre più divertenti di quelle che rimangono nella mani di un protagonista incolore. Come sembrano più interessanti del protagonista anche personaggi con poche battute come gli amanti del passato che si ritrovano solo quando preda di un cioccolatino di Wonka che simula una nottata di bagordi.

Fonte : Wired