Donne, devono fare più figli: lo dicono Putin, Xi Jinping e Kim Jong Un

Come nell’Italia fascista, anche i leader dei regimi autoritari odierni vorrebbero vedere le donne occuparsi unicamente solo di una cosa: fare figli per la patria. Nell’ultimo mese, il dittatore della Corea del Nord Kim Jong Un, il leader della Russia Vladimir Putin e quello della Cina Xi Jinping hanno lanciato appelli alle proprie concittadine per esortarle a servire i loro paesi attraverso la prole. Oltre a loro, anche il miliardario capo di Tesla, Elon Musk, si è espresso recentemente contro le coppie senza figli.

Durante la dittatura italiana, fare figli era l’unica missione attribuita alle donne. Il regime istituì l’Unione fascista delle famiglie numerose, con tanto di medaglia premio per le madri con almeno sette figli, viventi o caduti in guerra. In un paese bellicista, povero e con una elevatissima mortalità come era l’Italia fascista, lo stato aveva bisogno di aumentare la forza lavoro e il numero di braccia da mandare in guerra e nelle colonie africane, per italianizzare i nuovi territori conquistati. Più o meno le stesse motivazioni si celano dietro agli appelli di Kim, Xi e Putin.

La Russia sta conoscendo un profondissimo calo demografico a causa delle consistenti perdite umane dovute all’invasione dell’Ucraina e alla conseguente fuga dal paese di centinaia di migliaia di persone, che non vogliono essere costrette ad andare in guerra. La Cina invece, per la prima volta dal 1961, ha registrato una contrazione della popolazione nel 2023, con un calo di circa 850 mila unità ed è stata superata dall’India come paese più popoloso al mondo. Infine, in Corea del Nord, il tasso di fertilità è calato a 1,79, rispetto al 3,67 del 1955 e il paese chiuso e isolato dal resto del mondo non può contare sull’immigrazione per sostenere la forza lavoro.

Come riporta Reuters, Xi ha detto che il popolo cinese deve “coltivare una nuova cultura del matrimonio e della maternità” e le donne devono seguire una “nuova tendenza alla famiglia”. Putin ha invece esortato le russe ad avere “sette, otto o anche più figli”, come le loro nonne e bisnonne”, perché “questo è il nostro obiettivo per i prossimi decenni”. Mentre per Kim, “patriottismo è mettere al mondo dei figli”, si legge sul Pyongyan Times.

Gli obiettivi delle politiche di aumento demografico sono quindi sempre gli stessi: rimpiazzare i morti in guerra e aumentare la forza lavoro, il tutto coltivando il culto nazionalista della patria. Pazienza se per questi obiettivi le donne dovranno abbandonare qualunque speranza di avere un lavoro, una carriera o un’indipendenza economica, rendendo la loro sopravvivenza sempre più condizionata a quella degli uomini. Ma se le finalità dei leader autoritari sono chiare, più difficile è capire la reale motivazione dietro al sostegno di Elon Musk alle famiglie numerose.

Come ha scritto lo stesso miliardario su X, il suo obiettivo è di continuare a riprodursi il più a lungo possibile, perché il calo demografico sarebbe “il più grande pericolo mai affrontato dalla civiltà”. Musk ha dieci figli. Recentemente però, si è spinto oltre, andando ad attaccare le coppie formate da due persone che lavorano ma non hanno figli come “immorali”.

Fonte : Wired