Per una volta, l’IA non fa paura. Anzi, fa ben sperare. I ricercatori di Google DeepMind, il team che in Google si dedica allo sviluppo dell’intelligenza artificiale più avanzata, hanno scoperto 2,2 milioni di nuovi cristalli inorganici, importanti componenti di molti materiali stabili utilizzati nelle tecnologie moderne come i chip dei computer o i pannelli solari.
Tra i milioni di cristalli individuati grazie a GNoME, un potente strumento basato sul deep learning, ce ne sono 381.000
Fonte : Repubblica