Mentre a Dubai è in corso la controversa COP28, la conferenza internazionale sul clima, il parroco della parrocchia del Sacro Cuore in Pakistan ha piantato alcuni alberi con i suoi fedeli e pregato con loro per la pace all’avvio dell’Avvento: “È necessario che ognuno di noi sia un cittadino informato e attivo nella sua comunità”
Sahiwal (AsiaNews) – Domenica scorsa è iniziato il periodo dell’Avvento e anche in Pakistan le chiese hanno organizzato diverse iniziative per dare significato e spunti di riflessione ai fedeli nell’avvicinamento al Natale. Mentre a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, è in corso la conferenza internazionale sul clima (COP28) – controversa perché si tiene in uno dei maggiori esportatori di greggio al mondo -, la parrocchia del Sacro Cuore del distretto di Sahiwal ha deciso di mettere in pratica gli insegnamenti e le indicazioni contenute nell’ultima esortazione apostolica “ecologista” di Papa Francesco Laudate Deum, piantando alcuni alberi per un Avvento all’insegna della sostenibilità ambientale, ma senza dimenticare il tema della pace. I parrocchiani infatti hanno pregato anche per la risoluzione dei conflitti nel mondo e in modo particolare per la fine della guerra a Gaza.
Il 5 dicembre, rivolgendosi ai partecipanti alla funzione, il parroco Nadeem Joseph, ha detto: “Prima di tutto è bello iniziare tutti insieme il periodo di Avvento. Ma è necessario che ognuno di noi sia un cittadino informato e attivo nella sua comunità. Quando dico che è importante informarsi intendo che noi fedeli dobbiamo essere aggiornati affinché con la nostra fede e con le buone azioni diventiamo figli della luce, là dove regna il buio. Essere attivi nella comunità significa anche che dovremmo rimanere desti su ciò che accade e condurre sempre la nostra vita secondo la Santa Parola di Dio. Impegnamici a rimanere presenti nella fede con le preghiere e a continuare a seguire l’esempio di Gesù Cristo, diventando a nostra volta un riferimento per gli altri con le nostre buone azioni”.
Munawar Masih, 72 anni, venditore di verdure della parrocchia di Warispur, a Faisalabad, ha raccontato ad AsiaNews: “Aspettiamo questo mese sacro tutto l’anno perché è un momento di gioia e felicità nelle nostre vite. In questo mese abbasso sempre i prezzi della verdura per le famiglie più povere, così posso godere della felicità sui loro volti, contribuire ad un pasto nutriente per chi è in difficoltà e a diffondere il messaggio di Gesù attraverso le mie azioni. Sono una persona umile e analfabeta – ha continuato – ma so che il nostro Signore è felice quando sosteniamo i poveri, gli orfani, le vedove e l’ambiente. Aiutare gli altri e il pianeta è il modo migliore per celebrare la nascita di Gesù”.
Fonte : Asia