Anita, la ragazza che ha salvato una donna dall’ex compagno: “Minacciava di sfregiarla con l’acido”

“Lo rifarei”. Non ha dubbi Anita, la studentessa di 25 anni che ha salvato una donna dalle minacce dell’ex compagno. Una telefonata minatoria quella dell’uomo, ascoltata dalla ragazza sul bus nel quale si trovavano. Senza paura, “dopo aver ascoltato quelle minacce” ha registrato la conversazione audio, ha atteso che scendesse dal bus e ha chiamato la polizia, permettendo poi agli agenti di arrestare l’uomo violento e soprattutto: “salvare quella povera donna e la sua bambina”.

Le minacce contro la donna 

Venticinque anni, calabrese, Anita studia a Roma all’università. Lo scorso 25 novembre – nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne – nel pomeriggio, prende un bus quando all’improvviso sale un uomo “sbraitando”, racconta la studentessa al nostro giornale. “Inizialmente sembrava una lite fra fidanzati”. Le urla si sono poi tramutate in minacce: “Le diceva ti vengo a cercare e ti butto l’acido addosso a te e tua figlia”. Poi ancora insulti “talmente brutti che non voglio nemmeno ripeterli”.

La registrazione della telefonata 

Gli altri passeggeri sul bus sono impietriti. L’uomo continua a proferire minacce al telefono: “Se non me la fai vedere (riferito alla figlia ndr), ti ammazzo –  racconta ancora Anita -. Ma soprattutto l’acido, un incubo per me e per tutte le donne”. Preoccupata per la donna e la sua bambina “ho deciso di registrare con un audio la sua telefonata e di chiamare subito la polizia, consapevole del fatto che sul bus ci fossero delle telecamere che avevano ripreso la scena”. 

Felice di aver aiutato la donna 

Orgogliosa di aver salvato la donna e la sua bambina “nessuno ha fatto niente. Chi era sul bus si è girato dall’altra parte, ma io non ci sono riuscita. Ho pensato a quella donna e ho fatto quello che tutti dovrebbero fare, aiutarla”. “Sono felice di averla aiutata – conclude Anita che non nutre però rabbia nei confronti dell’uomo -. Mi auguro che il carcere lo possa aiutare a superare i suoi problemi, a fargli comprendere che non è con la violenza che si risolvono i problemi. Seppur colpevole mi piacerebbe che potesse essere riabilitato”. 

L’arresto della polizia 

Il resto è cronaca, ascoltata la ragazza due giorni dopo – il 27 – grazie alla sua testimonianza i poliziotti sono riusciti a risalire all’uomo nella giornata del 28 novembre. A carico del 32enne vi erano diversi interventi di polizia per liti animate con l’ex compagna e dal 2020 risultano ripetuti episodi di minacce e molestie nei confronti di quest’ultima. 

La vittima a seguito di un intervento aveva riferito agli agenti di aver iniziato una relazione con l’uomo nel 2016 e che lo stesso era solito assumere, anche quotidianamente, sostanze alcoliche e proprio per tale motivo aveva preferito interrompere la sua relazione al fine di tutelare la figlia che stava per nascere. Un ulteriore intervento si è reso necessario nel febbraio 2022 quando il 32enne in stato di totale agitazione si era recato presso l’abitazione della donna per vedere la figlia, ma non gli era stato permesso, e da qui ne era nata una lite. A seguito dell’ultima segnalazione, la vittima ha confermato agli agenti di aver ricevuto diverse telefonate e messaggi con cui l’ex compagno la minacciava. L’uomo è stato quindi arrestato e a seguito di convalida è stata applicata la misura cautelare in carcere.

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Fonte : Today