Tragitti più brevi e più spazio, come cambierà il trasporto degli animali

Bruxelles vuole armonizzare le regole del trasporto degli animali per limitare le sofferenze del bestiame che viene trasportato all’interno del blocco. Oltre un miliardo e mezzo di capi viaggiano ogni anno tra i Ventisette, ma ogni Stato segue regole diverse. L’esecutivo comunitario ha presentato un pacchetto legislativo, sottolineando che aumentare il benessere degli animali è una mossa che avvantaggia tutti, consumatori e imprese. Si tratta di un aggiornamento dovuto, secondo Bruxelles, considerato che la legislazione comunitaria in materia risale agli anni ’70 e l’ultima grossa revisione è del 2004, e che si inscrive nel solco della strategia “Farm to Fork”, il cui obiettivo è quello di sviluppare un’agricoltura e una produzione alimentare sostenibili.

“Il miglioramento del benessere degli animali va innanzitutto a vantaggio degli animali stessi, ma anche dei consumatori e degli agricoltori”, si legge in una nota dell’esecutivo Ue. Non solo principi di etica animalista, quindi. Del resto, animali più sani non solo garantiscono alimenti di migliore qualità ma riducono anche la trasmissione di malattie da animale a uomo, abbassando i rischi di salute pubblica.

Sono 1,6 miliardi gli animali che vengono trasportati ogni anno tra gli Stati membri, e la grande maggioranza di questi spostamenti avviene su gomma. La Commissione punta dunque a proteggere la gran parte di questi animali, che sono soprattutto da allevamento: suini, mucche, capre, pecore, pollame, conigli e cavalli. La proposta mira a intervenire su quattro livelli distinti per quanto riguarda il tema del trasporto in base ad una serie di raccomandazioni dell’Efsa (l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare).

Anzitutto, si vuole introdurre una durata massima per i viaggi dei capi destinati alla macellazione, fissata a 9 ore. Attualmente non esistono limiti di durata di questi spostamenti, salvo l’obbligo di fermarsi per 24 ore ogni 24-29 ore di viaggio, a seconda della specie trasportata. Per gli animali non destinati al macello, invece, un singolo viaggio potrà durare massimo 21 ore (inclusa una sosta di almeno un’ora dopo 10 ore), dopodiché il bestiame dovrà essere fatto riposare per 24 ore all’esterno del veicolo prima di essere ricaricato a bordo per un’ultima tratta, anch’essa di massimo 21 ore (con pausa dopo 10 ore).

In secondo luogo, vengono introdotti degli spazi minimi da garantire obbligatoriamente ad ogni animale, variabili in base alla specie e al peso dell’esemplare. Terzo, si fanno più stringenti le regole relative alle temperature durante il trasporto, per proteggere il bestiame dal caldo e dal freddo estremi. Se gli animali viaggiano tra i 25ºC e i 30ºC, i viaggi non potranno superare le 9 ore, mentre se di giorno il termometro sale sopra i 30ºC si potrà viaggiare solo di notte. Nel caso in cui anche la temperatura notturna superi i 30ºC, andrà garantito più spazio ad ogni animale per evitare il cosiddetto stress da calore. Allo stesso modo, se si scende sotto gli zero gradi, i veicoli andranno coperti con appositi materiali e bisognerà assicurarsi che gli animali siano adeguatamente protetti dall’esposizione agli agenti atmosferici. Se ci sono meno di -5ºC, ancora, non si potrà viaggiare per più di 9 ore.

Infine, tutte le norme precedenti andranno osservate anche nel caso di esportazione di bestiame verso Paesi extra-Ue, fino alla loro destinazione finale. In questo caso entreranno in gioco anche norme aggiornate riguardanti il trasporto via mare (relative sia alle navi che al personale di bordo). In generale, che il trasporto avvenga via terra o via mare, un nuovo sistema di audit e certificazione indipendente sarà previsto per qualunque esportazione fuori dal territorio dei Ventisette. Simili standard verranno applicati anche nel verso opposto, cioè agli animali importati in Ue.

Delle disposizioni speciali sono previste per gli animali vulnerabili (femmine gravide, galline alla fine del ciclo produttivo e vitelli non ancora svezzati), mentre disposizioni distinte riguarderanno cani e gatti tenuti da allevatori, venditori, negozi e rifugi, oltre a nuovi e più specifici requisiti per il trasporto di animali acquatici. La Commissione ha previsto un periodo di transizione di 5 anni affinché gli operatori del settore si adeguino gradualmente alle nuove norme, in modo da ridurre anche gli impatti sui consumatori finali. Secondo Bruxelles, l’armonizzazione delle norme tra i Paesi membri e la digitalizzazione delle procedure amministrative e di controllo (inclusa, tra l’altro, la tracciabilità continua di tutti i veicoli di trasporto bestiame) dovrebbero contribuire ad una generale semplificazione di cui andranno a giovarsi tutte le aziende.

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Fonte : Today