Quando Pulp Fiction salvò Bruce Willis: ricordate il suo flop precedente?

Pulp Fiction, il cult anni ’90 di Quentin Tarantino ha segnato senza dubbio la fortuna dell’amato filmmaker e dei componenti del cast di quello che è diventato da subito un classico del cinema. Bruce Willis deve moltissimo al film, essendo stato, all’epoca, reduce da un terribile flop che ha rischiato di comprometterne la carriera.

Dopo aver parlato della preparazione di John Travolta per il suo ruolo in Pulp Fiction, torniamo a parlare della seconda opera di Quentin Tarantino per ricordare come la carriera di Bruce Willis stia stata letteralmente salvata dall’indimenticabile film dopo che uno dei suoi lavori precedenti fosse risultato una delusione al box office.

Ci riferiamo a Il Falò delle Vanità, lungometraggio di Brian De Palma tratto dall’omonimo romanzo di Tom Wolfe, che, a fronte di un budget di 47 milioni di dollari riuscì a ricavarne soltanto 15 nel botteghino domestico. Il film, non apprezzato neanche dalla critica, detiene una media voto di 5.6 su IMDb e un rating del 15% su Rotten Tomatoes.

Il Falò delle Vanità segue le vicende di un banchiere d’investimento la cui vita viene sconvolta quando la sua amante uccide per errore un giovane adolescente.

Pulp Fiction riuscì, dunque, a riportare in carreggiata la carriera di Bruce Willis, lanciando allo stesso tempo e in maniera definitiva quella del regista e sceneggiatore Quentin Tarantino.
A proposito del capolavoro del regista di Knoxville, vi lasciamo alla spiegazione del titolo di Pulp Fiction.

Fonte : Everyeye