Un miliardo di dollari. È questa la somma che ha deciso di provare a raccogliere Elon Musk per continuare a spingere l’acceleratore su xAI, la sua società di intelligenza artificiale. Una quantità di denaro che, come riporta TechCrunch, è pari solo a un quarantaquattresimo di quanto speso dal magnate sudafricano per acquistare X, la piattaforma social un tempo nota a tutti come Twitter.
Come è possibile evincere da un documento della Securities and Exchange Commission (Sec), l’autorità che regola i mercati finanziari degli Stati Uniti, il patron tra le altre di Tesla e SpaceX aveva ottenuto per la sua nuova impresa più o meno 135 milioni di dollari da quattro investitori anonimi fino allo scorso 29 novembre. Per raggiungere il proprio obiettivo, l’imprenditore dovrà dunque ottenerne altri 865.
Al momento, xAI sta sviluppando il chatbot Grok, di cui sul sito ufficiale sono rimarcate soprattutto la sua “vena ribelle” e la sua capacità di rispondere a domande “piccanti”, a differenza dei competitor. Il prodotto, sul quale la società è al lavoro da due mesi, potrebbe presto essere rilasciato in versione beta per gli utenti abbonati a X Premium+. Proprio attraverso i post pubblicati sul social network, Grok dovrebbe peraltro essere in grado di incamerare informazioni in tempo reale da utilizzare nei propri testi. Situazione in cui dovrà riuscire però a distinguere le notizie vere dalle fake news.
Il chatbot sarà la risposta di xAI e di Elon Musk a Bard di Google, a Claude di Anthropic e, soprattutto, a ChatGPT di OpenAI, società fondata nel 2015 da Sam Altman proprio insieme a Elon Musk. Tre anni dopo, quest’ultimo si era però dimesso dal consiglio di amministrazione. Ultimamente il magnate sudafricano si è espresso in maniera critica sulla scelta del cda di OpenAI di licenziare il suo amministratore delegato. Decisione rispetto alla quale l’azienda era tornata indietro dopo pochi giorni.
Fonte : Wired