Gerry Scotti, il suo album di Natale è il regalo di cui non sapevamo di avere bisogno

C’è Gerry che canta Obsesion degli Aventura, Gerry e il menù di Ferragosto o Gerry in Vendetta Vera. Come per Barbie, c’è letteralmente un Gerry Scotti per ogni occasione.

Se vi state chiedendo perché sia diventato proprio lui il volto preferito di questo trend, il fenomeno va certamente rubricato in quei prodigi dell’era digitale in cui viviamo: molte cose accadono al di sopra di ciò che possiamo umanamente comprendere. E va bene così. Certo c’è da riconoscere come abbia contribuito a questo inatteso successo anche l’autoironia del presentatore, che in occasione della premiazione a Memissima ha dichiarato di essere “onorato, vuol dire che le persone che mi hanno votato hanno capito il mio divertimento nell’essere memato”.

Gerry – o più probabilmente i suoi collaboratori – pare essere dietro a ben due profili Instagram. Uno più istituzionale, e un secondo – @loziogerry – che ha fatto la differenza, stimolando le interazioni. Proprio qui sono stati condivisi molti video ed è stato “lui stesso” a dare i voti ad alcune performance. Il passo verso la pubblicazione di un album è stato breve.

Gerry Christmas > Mariah Carey

A metà novembre è arrivato l’annuncio che Warner Music avrebbe prodotto e distribuito un album ufficiale con il Gerry-ai impegnato nei classici di Natale. Esce l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, per deliziare questo Avvento. Contiene 11 canzoni, che vanno da All I Want For Christmass Is You fino a Driving Home For Christmas e Feliz Navidad.

Fare una recensione dei brani che abbiamo ascoltato in anteprima è un esercizio piuttosto complicato: le canzoni le conosciamo tutte, a cantarle non è il vero Gerry, qualcuno potrebbe domandarsi che senso abbia tutto questo. La parte più interessante potrebbe essere una riflessione sul ruolo dell’Ai in questo campo, ma un discorso in stile “Signora mia che tempi viviamo” è poco coerente con il messaggio che noi di Wired cerchiamo di trasmettere sul tema. E allora il progetto va preso per quello che è: un divertissement fine a se stesso che non fa male a nessuno. Anzi.

Nell’intro è lo stesso Gerry a dirlo – quello vero, s’intende: “Spero che apprezzerete l’amore e la serenità che ho voluto infondere per voi in questi grandi classici delle Feste”. E questo dovrebbe bastare. La voce calda dello zio Gerry – non è un caso che il presentatore sia proprio conosciuto così – sono una simpatica carezza senza pretese pronta a strappare un sorriso.

E poi si sa, il periodo natalizio si presta a fenomeni virali: Mariah Carey ci ha costruito la sua terza (o forse quarta) vita musicale, mentre il Whamageddon, la sfida che consiste nel cercare di evitare di sentire Last Christmas degli Wham! Dall’1 al 24 dicembre, è ormai un fenomeno consolidato. E allora speriamo che Gerry Christmas diventi un fenomeno anche dei natali a venire. Ci meritiamo anche noi una Mariah Carey all’italiana e Gerry Scotti è, definitivamente, la nostra Mariah. Auguri!

Fonte : Wired