Cos’è questa storia delle vincite “sicure e rapide” al Lotto, per amici e parenti

Il metodo per accumulare vincite al Lotto, con l’obiettivo di incassare più soldi possibili e poi sparire era semplice, quasi artigianale, secondo le accuse: fare più giocate possibili in poco tempo, dandosi il cambio alle macchinette in tabaccheria, in una sorta di staffetta tra tabaccaio, familiari e amici. La procura di Torino sta indagando su alcuni casi sospetti di ingenti vincite al gioco del Lotto in città, legate a giocate intensive effettuate da poche persone. Sempre secondo le accuse, sarebbe stata messa in atto una truffa commessa da uno o più tabaccai della città, sospettati di aver provato ad accumulare vincite al Lotto e forse ad altre lotterie, utilizzando intensivamente i terminali per inviare le giocate.

La presunta truffa al Lotto: “Vincite in un lampo per parenti, amici e tabaccai”

L’inchiesta in questione su tabaccai e gioco del Lotto è nata nel 2021, dopo alcune anomalie riscontrate dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, l’ente statale che ha anche competenze sulla tassazione legata al gioco del Lotto e alle giocate di altro tipo che si effettuano dai tabaccai tramite i suoi terminali. È emerso che da un terminale di un tabaccaio di Torino figuravano tante vincite in un periodo molto breve, motivo per cui l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha fatto partire una segnalazione alla procura cittadina per le verifiche opportune.

All’inizio gli investigatori avevano pensato a un metodo matematico per escogitare un sistema con le combinazioni vincenti, ma alla fine si è scoperto che si trattava di una tattica più semplice: il titolare della ricevitoria si sarebbe infatti accordato con familiari e amici per stampare le schedine, ma senza registrare le giocate. Quando qualcuno vinceva, il gruppo conservava il denaro senza pagare le somme dovute ai Monopoli. Questo sempre secondo le accuse.

In altre parole, sembra che il tabaccaio si fosse messo d’accordo con alcuni familiari e amici per effettuare costantemente delle giocate al suo terminale durante tutta la giornata. Le schedine con le giocate al Lotto non venivano registrate per il pagamento immediato: questo perché in alcuni casi possono essere stampate in anticipo, prima della vendita ai clienti. In caso di vincita, non venivano contabilizzate in maniera corretta, sempre secondo le ipotesi della procura torinese. Non è tuttavia ancora chiaro come fosse evitato l’effettivo pagamento delle giocate, dato che i terminali in questione hanno precisi sistemi di controllo.

L’edizione torinese di Repubblica spiega che le giocate erano concentrate in un periodo breve, e che i Monopoli hanno tolto l’abilitazione al tabaccaio dopo le prime vincite, prima da 6 o 7mila euro, poi da 70 a 100mila. “Truffa dei tabaccai al Lotto, ecco come hanno accumulato centinaia di migliaia di euro in un lampo”, è il titolo del quotidiano. Adesso gli inquirenti stanno cercando i soldi delle vincite. A inizio dicembre sono state perquisite le abitazioni delle persone sospettate di essere coinvolte in questa presunta truffa, che potrebbe aver riguardato almeno un altro tabaccaio sempre a Torino, forse legato al primo caso in città. Le indagini in questi giorni proseguono, anche perché alcuni dettagli sul caso e sulle prove raccolte finora non sono ancora completamente chiari. 

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Fonte : Today