Ora è arrivata l’ufficialità. I membri di SAG-AFTRA hanno votato per ratificare il contratto di fine sciopero stipulato tra il sindacato degli attori e Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) a novembre. Attraverso un comunicato, SAG-AFTRA ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sull’accordo.
Nel comunicato si informa che l’accordo televisivo/cinematografico del 2023 è stato ufficialmente approvato con i nuovi contratti pluriennali che coprono la produzione televisiva, cinematografica e in streaming. Il voto è stato del 78,33% a favore e del 21,87% contro, con un’affluenza alle urne complessiva pari al 38,15%. Sono già state annunciate le serie tv che torneranno in produzione in seguito alla fine dello sciopero, così come le produzioni cinematografiche che hanno ripreso immediatamente i lavori.
Il nuovo contratto è retroattivo al 9 giugno e durerà fino al 30 giugno 2026. Fran Drescher, presidente del sindacato, e Duncan Crabtree Ireland, direttore esecutivo nazionale, hanno dichiarato congiuntamente:“Questo contratto è un’enorme vittoria per gli artisti che lavorano e segna l’alba di una nuova era per l’industria. Arrivare a questo punto è stato davvero uno sforzo collettivo”.
Drescher ha aggiunto:“I membri del SAG-AFTRA sono rimasti incredibilmente impegnati durante questo processo e so che continueranno a sostenere il nostro impegno durante il prossimo ciclo di trattative. Questa è un’età d’oro per SAG-AFTRA e la nostra unione non è mai stata così potente”.
Ma cosa contiene il nuovo contratto stipulato tra SAG-AFTRA e AMPTP? L’accordo ha il valore di un miliardo di dollari per il sindacato; aumenterà il salario minimo del 7% nel primo anno, del 4% e del 3,5% negli anni successivi. Sono state disposte anche limitazioni all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, uno dei punti cruciali della disputa.
Ecco le dichiarazioni in merito di Duncan Crabtree Ireland:“Eravamo impegnati in una battaglia molto seria con le aziende su ciò che sarebbe successo rispetto all’uso dell’intelligenza artificiale generativa per creare quelli che chiamiamo ‘falsi artisti artificiali’. E il risultato di tutto ciò è che, numero uno, abbiamo una disposizione che impone alle compagnie di ottenere il consenso degli artisti i cui tratti facciali sono utilizzati come parte della creazione di un profilo artificiale, anche se si tratta di più di un artista. Numero due, le aziende sono obbligate a comunicarci ogni volta che usano l’intelligenza artificiale artificiale per creare un falso artista artificiale, quindi lo sapremo. E numero tre, il sindacato ha il diritto di contrattare un compenso per conto di quelle persone, nel caso in cui le aziende creino qualsiasi tipo di falso artista artificiale. Questo è stato il pezzo che alla fine è stato messo insieme l’ultimo giorno del centodiciottesimo giorno di sciopero. In aggiunta a tutto ciò che ho menzionato, riteniamo che esista una solida e completa serie di protezioni per i nostri membri contro l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel settore. Ciò consente all’industria di andare avanti. Non blocca l’intelligenza artificiale ma garantisce che i diritti al consenso, ad un equo compenso e al lavoro siano tutelati”.
Lo sciopero degli attori si è concluso qualche settimana fa dopo la fine della mobilitazione degli sceneggiatori.
Fonte : Everyeye