Giovani startupper veneti inventano l’app che ti riporta a casa se hai bevuto troppo

Il mondo delle start-up non smette mai di stupire: un gruppo di giovani imprenditori veneti sta mettendo a punto un’applicazione per smartphone che serve per tornare a casa sani e salvi qualora si fosse eccessivamente alzato il gomito. Si chiama DoD, acronimo di Drink or Drive: un servizio di autista sostitutivo, comodo e affidabile, per garantire un ritorno a casa in sicurezza a coloro che dopo una serata con qualche bicchiere di troppo preferiscono evitare di guidare. Andrea Pilotto, CEO di Wow Solution e parte strategica del team di DoD, ci ha raccontato com’è nata l’idea.

Come nasce l’app DoD – Drink or Drive

L’ispirazione dietro l’app nasce dalla volontà di risolvere un problema piuttosto comune: “la sensazione di non essere al sicuro quando si è alla guida in determinate situazioni, che possono diventare pericolose non soltanto per chi conduce ma anche per gli eventuali passeggeri e per le altre macchine”, spiega Pilotto. Ecco perché hanno deciso di sviluppare un’applicazione che, in modo innovativo rispetto a taxi e Uber, riporta a casa sia l’utente che la sua automobile, in questo caso viene guidata da un rider certificato. Lo studio per la realizzazione di DoD è supportato e finanziato dello start-up studio Beeredi presieduto da Daniele Salvadori. Un’idea semplice che nasce dalle riflessioni di Elia Stevanato, CEO di DoD (e anche proprietario di un bar che spesso si è ritrovato a dover gestire certi tipi di situazioni), e Mattia Campagnaro, CEO di WM Holding, il quale sottolinea: “non è questione di età, o di bere oltre ai limiti: a volte basta un bicchiere di vino a stomaco vuoto per perdere lucidità e rischiare la patente e la vita. DoD interviene non come competitor dei taxi, ma come alternativa al rientro con il proprio automezzo e interviene proprio per sciogliere quella resistenza a dover rientrare lasciando lì il veicolo, per poi recuperarlo il giorno dopo”.

I giovani imprenditori veneti che hanno ideato DoD

Come funziona l’app DoD

DoD verrà lanciata sul mercato e sarà utilizzabile entro la primavera 2024 con un funzionamento davvero molto facile e intuitivo. Basta registrarsi sull’app, per poi prenotare un servizio o richiederne uno immediato da pagare direttamente sull’app. Ma quali saranno i tempi di risposta? “Dipenderanno dalla disponibilità dei rider e dal flusso delle richieste, ovviamente. Tuttavia, il nostro obiettivo è di limitare tempo di attesa fino a farlo durare una manciata di minuti. L’idea è che entro i 10/15 minuti tu possa già essere fruitore del servizio”, afferma Pilotto. Una volta richiesto il servizio arriveranno nel punto di ritrovo stabilito due autisti certificati, uno dei quali salirà a bordo dell’auto del cliente e l’altro lo seguirà per poi riportarlo indietro. Ma come avviene la selezione dei conducenti? “Si basa su un rigoroso processo basato su test e requisiti normativi, in primis la patente ovviamente, garantendo la massima sicurezza. Ci sono già diversi rider certificati e altrettanti che stanno finendo l’abilitazione che prevede anche sessioni pratiche di guida”.

Drink or Drive. Quali sono gli obiettivi da raggiungere

“Attualmente, il servizio copre distanze entro i 50 km, ma non ci sono limiti fissi; infatti, l’idea è quella di rispondere anche a servizi personalizzati per tratte più lunghe (oltre i 50 km) previa prenotazione. L’obiettivo – dopo la fase di sperimentazione iniziale – è quello di espandersi gradualmente anche in altre zone”, continua Andrea. Le prime zone ad essere coperte saranno proprio quella della regione dei giovani imprenditori che l’hanno ideata, in particolare le province di Venezia e Treviso. “Abbiamo pensato a questo servizio non tanto per città come Milano o Roma, dove è facile spostarsi con i mezzi pubblici, quanto piuttosto per tutte le piccole città e i paesi dai quali proveniamo, dove è normale andare a cena con la propria automobile” commenta Elia Stevanato. Cercheranno quindi di andare a coprire tutto quel tessuto urbano e semi-urbano delle città in cui questo servizio serve, e che dalle recenti analisi è emerso particolarmente appetibile.

La creazione di una nuova app

Quanto costerà utilizzare DoD – Drink or Drive

Le tariffe del servizio oscillano tra i 20€ e i 60€, a seconda della tratta, dell’orario e delle eventuali richieste opzionali selezionate, fornendo così un’alternativa più o meno contenuta per chi cerca un viaggio sicuro verso casa. “Non c’è una proporzione diretta tra i km e il prezzo, quanto piuttosto un algoritmo che calcola km, il tempo per raggiungere cliente e il tempo di percorrenza. Credo dipenderà soprattutto dalla distanza tra i rider e il cliente, per questo il nostro obiettivo – specialmente in zone dense di locali e potenziali clienti – è quello di avere molti conducenti, così da ottimizzare questa componente sul prezzo finale”. Potrebbe essere una giusta alternativa alla proposta di Salvini risalente ad agosto scorso, secondo la quale il Ministero dei Trasporti avrebbe rimborsato il taxi a coloro che avrebbero bevuto troppo, previa la dimostrazione dello stato di ebrezza con effettuazione del test del palloncino. Una proposta flop soprattutto per la sua difficoltà di gestione, oltre che per le pochissime adesioni che ha ricevuto durante il fine settimana di sperimentazione. “Ecco, noi cerchiamo di semplificare questo processo addebitando il costo al cliente, riportando a casa anche la sua auto”, conclude Pilotto.

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Fonte : Today