Secondary ticketing: Viagogo deve pagare le multe Agcom, allo Stato 40 milioni

Viagogo dovrà cominciare pagare le multe ricevute negli ultimi quattro anni dalle autorità italiane per aver violato le norme anti bagarinaggio. Il totale delle contestazioni al momento è di circa 40 milioni di euro. Oggi è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato.

I giudici hanno ragione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – Agcom – chiedendo alla società svizzera di pagare la prima delle multe ricevute. Quella del 2020. La sentenza parla chiaro: Viagogo dovrà versare allo Stato italiano 3,7 milioni. Ma, spiegano al nostro giornale fonti vicine all’indagini, questo comporterà un effetto a cascata sulle altre multe fatte dall’Agcom per arginare il fenomeno del bagarinaggio digitale, noto anche come Secondary Ticketing.

Oltre alla prima, oggetto della sentenza, l’Agcom ha stabilito per Viagogo altre tre multe: una 2021, pari a 750 mila euro (più piccola per effetto della pandemia, che ha annullato molti concerti); un’altra ne 2022 per 23,580 milioni; l’ultima, nel 2023, pari a 12,24 milioni. Il totale è di 40,270 milioni.

Viagogo è una società che rivende biglietti di eventi e concerti online, apparsi in prima battuta sui canali ufficiali (Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket). Ha sede a Ginevra, in Svizzera. Era finita sotto la lente dell’Autorità dopo l’esplosione di un fenomeno diventato una costante negli ultimi anni: i biglietti di grandi eventi messi online finivano in tempi record, per riapparire altrove a prezzi maggiorati. E quell’altrove spesso era Viagogo.

Il Secondary Ticketing diventa nel tempo una piaga dei grandi eventi. Biglietti spariti in poco tempo, prezzi alle stelle, fan infuriati. In Italia è diventato una costante, specie per gli eventi molto attesi come i grandi concerti (il più noto è il caso dei biglietti per i concerti dei Coldplay). Lo scorso giugno ad esempio l’Agcom e la Guardia di Finanza al termine di un’attività di vigilanza avevano individuato 26 persone che avrebbero rivenduto 15mila biglietti di 278 concerti in programma in Italia fra il 2022 e il 2023. Uno dei tasselli di un fenomeno enorme. I 26 avrebbero ottenuto un profitto illegale di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

L’Autorità negli anni ha deciso di volerci vedere chiaro. E dalle indagini emerge di volta in volta la corresponsabilità della piattaforma. Viagogo viene multata, ma puntualmente contesta le multe. Il Consiglio di Stato oggi invece ha riconosciuto la correttezza formale delle contestazioni fatte dall’Agcom. E cioè che il fatto che abbia sede in Svizzera non esclude la sua responsabilità in Italia e che la piattaforma è un “hosting provider attivo”. In pratica, consentendo la rivendita a prezzo maggiorato di biglietti acquistati in massa tramite software o gruppi organizzati, è parte attiva nell’illecito. Quindi deve pagare la sanzione perché perlomeno corresponsabile.

Che succede ora? “Che lo Stato potrà richiedere il pagamento delle sanzioni è più che certo, come è conseguenza che questa decisione si applicherà a cascata su tutte le altre sanzioni irrogate dall’Agcom e allo stato sospese dal Tar del Lazio”, spiega alla nostra testata Davide Mula, docente di diritto delle nuove tecnologie all’Università europea di Roma, tra i massimi esperti del settore. A Viagogo cosa resta da fare ora? “Pagare, oppure provare un improbabile ricorso in Cassazione. Non credo però ci siano gli elementi dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato. Certo, tutto può succedere, ma è improbabile”, aggiunge Mula.Tutto lascia intendere che la società dovrà prepararsi al versamento. Come tutte le sanzioni, tramite F24.

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Fonte : Repubblica