Ubriaco si schianta contro un’auto e uccide 25enne: paga mezzo milione di euro e patteggia a 2 anni

Ha tamponato l’auto del 25enne con la sua, mentre correva, ubriaco, ad oltre 40 chilometri orari. La famiglia paga un risarcimento di più di mezzo milione e lui patteggia a due anni.

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Era alla guida ubriaco e ha provocato l’incidente stradale in cui ha perso la vita il venticinquenne Manuele Iencinella, nell’aprile del 2022. Per quanto accaduto Alessandro Maggiore, trentatreenne figli di un’importante famiglia di imprenditori, secondo quanto riporta la Repubblica, è stato condannato a 2 anni e 4 mesi dopo aver pagato più di mezzo milione di danni e richiesto il patteggiamento.

Iencinella è morto dopo 8 giorni di agonia all’ospedale Sant’Andrea, dopo essere rimasto coinvolto nell’incidente. Sono stati proprio i suoi familiari a protestare dopo la sentenza: “Due anni e quattro mesi sono troppo pochi”.

L’incidente sulla via Cassia

Lo scontro è avvenuto lungo la via Cassia, all’altezza del chilometro 12 tra Roma e Bracciano. Il venticinquenne era alla guida della sua automobile, una Citroen Saxo, quando è stato tamponato da un’altra automobile, una Bmw Serie 1 bianca che stava procedendo oltre il limite di velocità consentito, quasi a 140 chilometri orari. Al volante c’è proprio il trentatreenne che, come si è poi scoperto dopo l’alcol test, era ubriaco.

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L’incidente è avvenuto poco prima della mezzanotte del 13 aprile 2022. L’impatto è stato violentissimo e l’automobile del venticinquenne si accartoccia su se stessa. Il venticinquenne sobbalza fuori dall’automobile. Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Sant’Andrea dove è morto otto giorni dopo.

Le indagini e il processo

Per gli inquirenti si è trattato di omicidio stradale: la velocità dell’auto e il fatto che si trovasse alla guida dell’automobile sembravano poter essere prove schiaccianti. Nel frattempo la famiglia del giovane ha deciso di risarcire con più di mezzo milione quella di Iencinella. Durante il processo viene richiesto il patteggiamento da parte del trentatreenne, la richiesta è stata accettata. E il trentatreenne viene condannato: per lui, con patteggiamento, la condanna è di due anni e quattro mesi.

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Fonte : Fanpage