Spotify licenzia circa 1.600 persone

Spotify intende licenziare quasi 1.600 dipendenti entro la fine del 2023. Si tratta del terzo e più consistente giro di tagli al personale dell’anno, per l’azienda che gestisce la principale piattaforma per lo streaming di musica e podcast online a livello globale. Dopo 600 persone lasciate a casa a gennaio e altre 200 a giugno, questa volta la compagnia di Stoccolma ha annunciato il taglio del 17% dei suoi attuali lavoratori e lavoratrici.

In una comunicazione ai dipendenti pubblicata sul sito di Spotify, l’amministratore delegato e cofondatore della società, Daniel Ek, ha spiegato che l’azienda sta spendendo troppo rispetto ai suoi introiti, nonostante i successi finanziari dell’ultimo anno e il piano di riduzione dei costi. Una differenza motivata dal cambio di passo dell’economia nel settore digitale, che aveva beneficiato delle restrizioni e delle chiusure dovute alla pandemia da Covid-19, tra il 2020 e il 2021.

“Oggi ci troviamo in un ambiente molto diverso”, si legge nella lettera di Ek, che fa riferimento ai prestiti a basso costo ottenuti due anni fa quando i tassi di interessi delle banche centrali erano più convenienti e per mezzo dei quali Spotify aveva aumentato le assunzioni. Oltre a ciò, la compagnia deve far fronte all’aumento degli investimenti per la sua attività di podcast, dove ha speso circa un miliardo di euro per ingaggiare celebrità come Kim Kardashian o i reali inglesi Harry e Meghan Markle.

Spese che però hanno portato grandi risultati. Gli utenti della piattaforma sono passati dai 345 milioni del 2020 ai 601 milioni del 2023 e sono ancora in crescita, rendendola una delle poche compagnie europee del settore a rivaleggiare con i giganti statunitensi o cinesi. Inoltre, anche i conti sono in attivo, grazie all’aumento dei prezzi dei servizi e la crescita degli abbonati.

Tuttavia, secondo Ek, l’azienda è stata “più produttiva, ma meno efficiente” a livello di spese e che l’obiettivo è di “essere entrambi”. Pertanto, su 9.400 dipendenti attuali, 1.598 saranno licenziati, così da concentrare i risparmi negli investimenti. Il personale riceverà cinque mesi di indennità di licenziamento con assicurazione sanitaria, più il corrispettivo economico per le ferie non utilizzate.

Fonte : Wired