In casa Fiumicino più che la sconfitta (la terza consecutiva) contro la Fonte Meravigliosa, fa discutere la decisione del giudice sportivo arrivato dopo la dodicesima giornata che ha decimato la squadra con diverse squalifiche.
La giustizia sportiva ha inibito Di Giulio e Camanni rispettivamente fino a marzo e febbraio 2024 per espressioni offensivo e perchè avrebbero “impedito alla terna arbitrale di rientrale nello spogliatoio”. Alla squalifica dei dirigenti si aggiunge la stangata di 8 giornate a De Nicolo e 6 per Forcina per spinte all’assistente e per aver tentato di ostacolare l’uscita dal terreno di gioco degli ufficiali di gara. A completare il quadro l’ammenda di 800mila euro alla società.
La decisione del giudice sportivo nel post Fiumicino-Grifone, ha portato alla reazione il presidente dei rossoblù Munaretto. Questo il comunicato ufficiale del club: “A nome di tutto il Fiumicino, come Presidente, rigetto per intero il referto diffamatorio dal quale scaturiscono le pesanti squalifiche ai nostri tesserati. Nella certezza che dette, mirate squalifiche, non siano altro che un modo di punire le dichiarazioni del sottoscritto, comunichiamo di aver presentato ricorso e ci prefiggiamo di tutelare l’immagine e l’integrità della nostra società e di tutti i suoi tesserati. Una cosa è certa: di fronte all’ingiustizia che priva i nostri ragazzi del diritto di scendere in campo senza motivo alcuno, non ci fermeremo e ne chiederemo conto in ogni sede”
Fonte : Roma Today