Sul progetto per un nuovo palazzo ai Parioli entra nel vivo la battaglia del Codacons

Non cala l’attenzione di cittadini e associazioni sui progetti di “rigenerazione urbana” e nuove costruzioni all’interno di quartieri che fanno parte della città consolidata. Ai Parioli, infatti, in via Ettore Petrolini è previsto che venga elevata l’altezza dell’ex sede della Kpmg per realizzare otto piani fuori terra. 

Il palazzo di 8 piani previsto ai Parioli

Le prime notizie rispetto a questo nuovo progetto risalgono al mese di agosto. Ad oggi nessun cantiere è partito, ma gli abitanti della zona sono preoccupati. Tra via Petrolini, via Salvini, via Pezzana e via Ristori in tanti si chiedono se sia opportuno dare vita ad un “palazzone” di otto piani, anche tenendo conto della fragilità del terreno in quella zona. 

La fragilità del terreno che preoccupa cittadini e politica

Proprio il quadrante dei Parioli appena descritto è spesso soggetto a crolli della pavimentazione e cedimenti di muri. E’ successo a via Giacinta Pezzana nel dicembre 2019, quando venne giù un pezzo di muro che delimita Villa Ada. A settembre scorso proprio in via Petrolini si è verificato il cedimento del muro che delimita il parco Mario Riva. Una fragilità conclamata, che preoccupa anche il II municipio. Infatti l’assessora ai lavori pubblici, Paola Rossi, a RomaToday aveva detto di aver scritto agli uffici tecnici: “Bisogna fare attenzione – spiegò – in particolare alle altezze”. 

Le richieste del Codacons a Comune e Regione

Per questo motivo il Codacons si è attivato già da tre mesi e ultimamente ha ottenuto dal Difensore Civico di ricevere da Roma Capitale i documenti relativi al progetto di costruzione. “Il 28 agosto avevamo presentato formale richiesta di accesso – spiegano dall’associazione – sia al comitato per la qualità urbana ed edilizia, sia alla Regione Lazio. Il progetto prevede un condominio di 8 piani con parcheggi interrati che ridurrebbero sensibilmente la presenza di aree verdi e l’abbattimento di un pino monumentale”. All’istanza, spiegano anncora dal Codacons “non seguiva alcun riscontro da parte del Comune di Roma, mentre in data 7 settembre perveniva al Codacons una nota da parte del CoQue nella quale si osservava come ‘questo ufficio dipartimentale non dispone della documentazione richiesta in quanto la stessa rientra nel procedimento d’istruttoria legato alla presentazione del Municipio competente della relativa SCIA 2′”. 

“Il Difensore Civico ha sbugiardato Roma Capitale”

Insomma, un “muro di gomma” contro il quale l’associazione consumatori ha rimbalzato, ma senza demordere. Alla fine, rivolgendosi al Difensore Civico, sono riusciti ad avere ragione: “Hanno sbugiardato Roma Capitale – conclude Codacons – con una formula netta che non ammette replice: ‘l’istanza di accesso appare fondata nel merito, emergendo un interesse diretto, concreto ed attuale della parte ricorrente”. 

Presentato esposto in Procura contro Gualtieri

“Davvero non si comprendono le ragioni del silenzio-rifiuto manifestato per tutto questo tempo dagli enti interessati – si chiede l’associazione – per vederci chiaro il Codacons aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per omissione di atti d’ufficio nei confronti di Sindaco e Municipio”. 

Fonte : Roma Today