Susan Sarandon rompe il silenzio su Israele-Hamas: “Rimpiango profondamente le mie parole”

Susan Sarandon è stata licenziata dalla United Talent Agency dopo aver affermato che gli ebrei americani stanno ricevendo “un assaggio di cosa significhi essere musulmani in [America]“; ma oggi, a un mese dalla manifestazione filo-palestinese, si pente delle proprie parole.

Così scrive su Instagram: “Con l’intenzione di esprimere la mia preoccupazione per l’aumento dei crimini motivati ​​dall’odio, ho detto che gli ebrei americani, in quanto bersagli del crescente odio antisemita, ‘stanno avendo un assaggio di cosa significhi essere musulmani in questo paese, così spesso soggetto a violenza’. Questa frase è stata un terribile errore, poiché implica che, fino a poco tempo fa, gli ebrei erano estranei alla persecuzione, quando invece è vero il contrario“.

Ha inoltre continuato: “Come tutti sappiamo, da secoli di oppressione e genocidio in Europa, alla sparatoria sull’Albero della Vita a Pittsburgh, Pennsylvania, gli ebrei conoscono da tempo la discriminazione e la violenza religiosa che continua ancora oggi. Mi rammarico profondamente di aver sminuito questa realtà, così come di aver ferito le persone con un commento simile. Volevo soltanto esprimere solidarietà alla lotta contro il bigottismo di ogni tipo, e mi rammarico di non averlo fatto“.

Classe ’46, Sarandon viene ricordata per pellicole quali Atlantic City, U.S.A., Thelma & Louise, L’olio di Lorenzo e Il cliente, a cui si aggiugnono serie TV come 30 Rock, The Big C e il recente Monarch – La musica è un affare di famiglia. Tra i riconoscimenti principali, ricordiamo il Premio Oscar come miglior attrice (Dead Man Walking – Condannato a morte) e il BAFTA come miglior attrice protagonista (Il cliente). Era il maggio 2023 quando Susan Sarandon fu arrestata a seguito di una protesta per il salario minimo.

Fonte : Everyeye