“Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato”. E’ questa la scritta che campeggia, insieme al volto di Filippo Turetta, su decine di manifesti comparsi nelle ultime ore in tutta Roma. La campagna di affissioni è firmata da CasaPound Italia, organizzazione politica neofascista.
I manifesti di CasaPound sul femminicidio
Filippo Turetta è l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin. Arrestato in Germania ed estradato in Italia, è accusato dell’omicidio della giovane studentessa, consumato con circa una ventina di coltellate. In queste settimane il dibattito si è accesso, più che in altri casi, sul tema della violenza di genere e del patriarcato. CasaPound Italia, organizzazione di estrema destra, ha tappezzato Roma di manifesti col volto di Turetta e una scritta shock: Ma quale patriarcato, questo è il vostro uomo rieducato”. Elena Cecchettin, sorella di Giulia, su Instagram ha commentato così: “E’ spaventoso”.
Le motivazioni della campagna shock
“In questi giorni stiamo sentendo continuamente parlare di Turetta come ‘figlio sano del patriarcato’ e di ‘rieducazione’ nelle scuole – scrive CasaPound nel comunicato di rivendicazione -. Turetta è invece la conseguenza di una società che non fornisce più valori né, tanto meno, esempi. Dopo anni di decostruzione di genere, di deresponsabilizzazione del cittadino, a partire dalla scuola, cosa ci si può aspettare se non individui non in grado di affrontare una benché minima difficoltà?”.
“La scuola non rende i giovani capaci di affrontare le difficoltà”
Una provocazione che ha scatenato l’indignazione della politica e delle associazioni che da anni si occupano di tutelare le donne vittime di violenza e di mettere fine alle conseguenze peggiori di un sistema culturale che ancora si basa su logiche patriarcali. Ma per CasaPound, recentemente condannata per l’occupazione abusiva dell’immobile dell’Esquilino in cui ha la sua sede, il patriarcato non ha colpe: “Si parla di rieducazione ma nelle aule scolastiche si ha addirittura paura nel dare voti negativi ai ragazzi per il rischio di ‘turbarli’ – accusano – . Che rieducazione ci potrà mai essere in una scuola che non rende ragazzi e ragazze in grado di affrontare difficoltà, superarle e prendersi responsabilità? Filippo Turetta, come tanti altri, sono proprio figli di quel sistema ‘fluido’, tanto sbandierato anche dalle femministe che ora pensano di infiammare le piazze, fondato sulla mediocrità e sul non essere piuttosto che su esempi di coraggio e virtù”.
Le donne del Pd chiedono a Gualtieri di rimuovere i manifesti
Un gruppo di esponenti del Pd di Roma ha chiesto al sindaco Roberto Gualtieri di rimuovere i manifesti, tirando in ballo anche i cartelloni pubblicitari di Pro Vita & Famiglia che una settimana fa sono comparsi nella Capitale contro la Carriera Aliasi: “A Roma continuano ad apparire immagini provocatorie firmate Casa Pound con la foto di Filippo Turetta e la scritta `è il vostro uomo rieducato` – si legge in una nota firmata da Valchiria Vittori, Paola Vaccari e Silvia Tomassetti, presidenti delle commissioni pari opportunità in VIII, IX e XII municipio – . Non tolleriamo più che si faccia propaganda contro le lotte femministe. A pochi giorni dalla manifestazione del 25 novembre che ha visto una moltitudine di persone prendere parte all`iniziativa organizzata da `Non una di meno`, ci troviamo ancora una volta a doverci difendere da chi fino ad oggi non ha mosso un dito in nome della libertà delle donne. L`attacco di Casa Pound con questi manifesti è vergognoso, si teme il femminismo piuttosto del femminicidio! Chiediamo al Sindaco Gualtieri di rimuovere questi manifesti orribili, come anche quelli di Pro vita & famiglia che continuano a provocare la violenza sulle donne”.
Fonte : Roma Today