La soprintendenza ferma il taglio dei pini di Casal Palocco: salvi (per ora) più di 60 alberi

Le motoseghe, per ora, restano spente. In difesa dei 64 pini che rischiano di essere abbattuti per rifare due strade di Casal Palocco è intervenuta la soprintendenza speciale di Roma.

La questione paesaggistica

Alla fine di ottobre, l’organo che per il ministero della cultura tutela l’archeologia, le belle arti ed il paesaggio di Roma, si è espresso nel merito degli interventi previsti a Casal Palocco. Dopo aver mosso una serie di rilievi, soprattutto legati all’effetto che il taglio di tanti alberi avrebbe sul paesaggio, ha provveduto alla “revoca in autotutela” del parere paesaggistico “eventualmente formatosi per silenzio assenso”. La soprintendenza, inoltre, ha richiesto “la riapertura del procedimento di autorizzazione paesaggistica”.

La posizione della soprintendenza

L’organo del Mic, ha chiesto inoltre al dipartimento ambiente del comune di “annullare in autotutela l’autorizzazione rilasciata” e la ditta incaricata di fare i tagli è stata diffidata “al proseguo dei lavori qualora fossero iniziati”. Perché, quello che non è ancora chiaro, è come affrontare la fase successiva agli abbattimenti. Che alberi verrebbero messi a dimora lì? E con quali tempistiche? Per il regolamento capitolino sul verde, le sostituzioni vanno effettuate entro un anno. Ma sarà davvero necessario tagliarli tutti? La sopritendenza, al riguardo, ha richiesto al dipartimento ambiente degli approfondimenti su “alternative progettuali che prevedano il mantenimento degli alberi in questione”, come aveva anche suggerito, di recente, il Gruppo d’intervento giuridico.

Perché i pini andrebbero tagliati

All’origine della decisione di tagliare gli alberi, c’è la necessità di rifare due strade ammalorate che attraversano il quartiere: viale Alessandro Magno e via Gorgia di Leontini. L’appalto sulla manutenzione stradale non prevede interventi sulle alberature di cui si farà carico il consorzio di Casal Palocco. E proprio quest’ultimo, per capire come gestire al meglio le alberate presenti, ha richiesto ad un agronomo di produrre una relazione fitostatica. 

Dalle indagini effettuate è emersa l’esigenza di abbattere 64 pini. Un taglio che non è dovuto ai deleteri effetti della cocciniglia tartaruga. È infatti unicamente legato all’esigenza di dover rifare quelle due strade ammalorate. In sostanza la loro manutenzione finirebbe per danneggiare pericolosamente le radici dei pini. La situazione al momento è quella di stallo. Le realtà cittadine che difendono gli alberi, come Italia Nostra, hanno trovato una sponda nella posizione assunta dalla soprintendenza capitolina. Il consorzio, sicuro di aver fatto quanto necessario, ritiene di poter procedere. Nel mezzo si trova il municipio e la ditta che ha vinto l’appalto per realizzare una manutenzione effettivamente necessaria in quelle strade. 

La posizione scomoda del municipio X

È anche per questo, però, che deve intervenire il dipartimento ambiente che è stato recentemente sollecitato, proprio dal municipio X, a convocare una riunione “volta a definire modalità e tempi per l’avvio del cantiere” anche “alla luce della nota espressa dalla soprintendenza”. Insomma i lavori vanno fatti, ma prima bisogna sciogliere i nodi relativi alla gestione dei pini. Per ora, comunque, non saranno tagliati.
 

Fonte : Roma Today