Il 29 novembre si è svolto un incontro tra l’amministrazione capitolina e sindacati dei lavoratori del settore educativo di Roma. A distanza di due mesi e mezzo dalla firma dell’accordo per la nuova organizzazione dei servizi 0-6, gli assessori Claudia Pratelli e Andrea Catarci, i dirigenti del dipartimento scuola e le principali sigle sindacali si sono ritrovati intorno ad un tavolo per fare il punto della situazione. Situazione che, dal 1° settembre a oggi, ha vissuto più scossoni e turbolenze che momenti di serenità.
Nidi e materne nel caos, incontro Comune-sindacati
Il 14 settembre il Comune aveva strappato la firma di Cisl e Uil rispetto alla sua proposta di organzzazione dei servizi educativi 0-6, date le difficoltà palesate già da prima che iniziasse l’anno educativo. Niente da fare da parte della Cgil, che non firmò l’accordo preferendo prima rivolgersi alle educatrici e alle insegnanti iscritte. Pareri diffusamente negativi, manifestati anche durante sit-in in Campidoglio. Anche il 29 novembre il segretario di Roma e Lazio del Settore Educativo Funzione Pubblica non ha ritenuto opportuno fornire suggerimenti e integrazioni a Pratelli e Catarci. Per la Cgil il problema è a monte.
La Cgil si dissocia ancora
“Non c’entra nulla la difformità di applicazione del regolamento messo nero su bianco a settembre – si legge nel resoconto dopo la riunione – e la loro ricostruzione è surreale. Il problema è alla fonte, proprio quel regolamento , che viola il contratto collettivo nazionale. La disorganizzazione gestionale e le disfunzioni sono sotto gli occhi di tutti. Le cause sono da ricercarsi nel modello di governance non strutturato, che non tiene insieme le norme contrattuali, le regole e il quadro economico”. Quadro che, come riferisce la Cgil, parla di 1,8 milioni di euro in meno da spendere per i contratti a tempo determinato rispetto allo stesso periodo del 2022. A breve il dipartimento farà partire una circolare ai 15 municipi, chiarendo le modalità di applicazione del regolamento organizzativo: “Non abbiamo ritenuto di dover aggiungere nulla a riguardo – ha spiegato il segretario D’Emilia – perché per noi da cambiare è il regolamento stesso”. Insomma, la Cgil, sindacato di provenienza dell’assessora alla scuola Claudia Pratelli, le volta nuovamente le spalle sul tema di nidi e materne.
Uil FPL: “Si costruisca fase transitoria senza scossoni”
La pensa diversamente Mirko Anconitani, segretario della Uil FPL di Roma: “Vanno tutelati i bambini e i lavoratori – specifica – quindi cambiare la governance a metà anno significherebbe non avere a cuore queste due categorie e i servizi in generale. Bisogna invece ragionare sulla creazione di una fase di transizione, anche e soprattutto a tutela di quei coordinatori pedagogici che oggi sono lavoratori normali, senza formazione né esperienza su come si gestiscono interi plessi. La nostra è una posizione di buonsenso, per non creare scossoni e non dividere figure professionali che invece dobbiamo tentare di unire”. Sul tema della spesa, Uil ha riferito che “l’incontro si è concentrato sul tema della spesa del primo trimestre dell’anno educativo e scolastico in corso – aggiunge Anconitani – che l’amministrazione ha definito sostenibile ed in linea con le previsioni, con ampia garanzia di copertura delle supplenze e delle integrazioni sul fuori rapporto fino a fine anno, prima della revisione dell’accordo in essere, che andrà a regolare i servizi da gennaio a giugno”.
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La posizione della Cisl
Infine la Cisl. Il segretario della funzione pubblica, Giancarlo Cosentino, a RomaToday ha spiegato che durante l’incontro “abbiamo fatto rilevare le incongruenze sulla quotidianità dei servizi – le sue parole – legata alla non applicazione corretta da parte dei municipi di quanto indicato dal dipartimento. L’amministrazione si è impegnata a riprodurre una ulteriore circolare che definisce senza equivoci e dubbi come vanno applicate e quali sono le regole sulle sostituzioni delle assenze e si è impegnata a ultimare l’integrazione organica di alcune strutture sottodimensionate”.
Una nuova convocazione ci sarà entro metà dicembre. Ma l’impressione è che gli equilibri non cambieranno: la Cgil sul caos di nidi e materne non segue la linea delle altre sigle, men che meno quella della “sua” assessora nella giunta Gualtieri.
Fonte : Roma Today