La popolare e storica app di note Evernote ha aggiornato i termini di servizio e ora la sua versione gratis impone limiti molto stringenti, che la rendono pressoché inutile. La novità sarà resa operativa dal prossimo 4 dicembre, ma riguarderà solo l’attività da quel momento in poi e dunque non sarà retroattiva, dunque tutto ciò che si è creato nel tempo rimarrà dov’è. Il pacchetto free si ferma ora soltanto a 50 note e 1 taccuino (i macrogruppi di note divisi per categorie), obbligando a passare a una versione a pagamento per utilizzare appieno l’app oppure a rivolgersi ad alternative gratuite senza limiti.
Evernote è stata per anni l’app di riferimento per prendere note su dispositivi di ogni sistema operativo e nel suo periodo d’oro era possibile trovarla già preinstallata su molti smartphone di vari brand. Tuttavia, tutti i big hanno poi sviluppato soluzioni proprietarie alternative (vedi sotto), convogliando sempre più utenti verso app native. Evernote, ora di proprietà dell’italiana Bending Spoons, aveva già lasciato intendere una limitazione del piano gratuito, ma finora erano solo rumors. Con l’invio di messaggi informativi in-app e la pubblicazione sul blog, ora è tutto ufficiale: la versione gratuita d’ora in poi permetterà la creazione di sole 50 note e 1 taccuino dove ordinarle, 25 MB per ogni nota e 60 MB di upload mensile, senza toccare tutto ciò che è stato fatto finora.
Se si vuole di più i prezzi per i piani con sincronizzazione e note senza limiti di unità sono:
- Piano Personal da 12,99 euro al mese o 99,99 euro all’anno con 10 GB al mese di upload e massimo 200 MB per nota;
- Piano Professional da 14,99 euro al mese o 129,99 euro all’anno con 20 GB al mese di upload e 200 MB per nota oltre alla sincronizzazione con Slack, Teams e altre app simili.
E se si volesse guardare verso altri lidi?
Le alternative gratis a Evernote
Insomma, per chi vuole evitare di pagare per un’app di note ci sono svariate applicazioni gratuite che non hanno limiti, su tutte ne segnaliamo tre:
- Google Keep: l’app ufficiale di Google per l’ecosistema Android e la suite proprietaria;
- Apple Note: il contraltare per l’ecosistema e la suite Apple;
- OneNote: può funzionare ovunque, ma è pensata in modo particolare per la suite Microsoft.
Tutti e tre sono utilizzabili da app multisupporto così come nelle versioni online da browser.
Fonte : Wired