Sono stati i residenti, come lo stesso municipio I ha riconosciuto, a segnalare il lungo inutilizzo di un dehor in via Aurora.
La pedana abbandonata da due anni
La pedana, che occupava uno spazio di oltre 20 metri, ha una storia particolare. “Era stata installata usufruendo delle semplificazioni consentite, per l’occupazione di suolo pubblico, nel periodo della pandemia. Però poi il titolare di quella attività l’ha ceduta ad un altro che aveva dichiarato l’intenzione di non volerne più usufruire” ha spiegato l’assessore al commercio Jacopo Scatà.
Come si finisce, nel passaggio di consegne, ad avere una pedana abbandonata, tra l’altro in una zona di pregio, visto che via Aurora dista appena due strade da via Veneto? “Appena il nuovo esercente ha comunicato l’intenzione di non voler usare la pedana, abbiamo fatto partire la decadenza di quell’Osp – ha dichiarato Scatà. Ed a quel punto avrebbe dovuto essere l’esercente a rimuoverla, ma non l’ha fatto”. Dopodiché è insorta una complicazione.
Dossier – Il comune ha perso il controllo dei dehors
“Quel secondo esercente è fallito ed è stato nominato un curatore fallimentare. Questo passaggio ha comportato un ulteriore allungarsi dei tempi” ha riconosciuto Scatà. Il lungo inutilizzo, durato circa due anni, non è però passato inosservato a chi vive e lavora in quella strada anche perché, la pedana, occupava almeno 4 posti auto. La sua rimozione, è stato chiarito dal municipio, fa parte di un pacchetto d’interventi che in quest’ultimo periodo dell’anno il municipio sta effettuando. Tra questi anche, nella stessa mattinata del 30, quelli di alcuni arredi abbandonati in via Monte della farina, alle spalle del teatro Argentina.
I dehors rimossi dal centro
Il numero delle pedane rimosse dalle strade del centro continua quindi a crescere. Negli ultimi due anni, secondo una stima effettuata dall’assessorato al commercio del municipio I, ne sono state tolte circa 150. La maggior parte degli esercenti che non avevano diritto a disporne. Quelle rimosse direttamente dal municipio sono state una trentina ma il numero, come la recente operazione dimostra, è in costante aggiornamento.
Fonte : Roma Today