Gedi e frode all’Inps, la sfilata in Procura per chiedere il patteggiamento
Svolta nel caso della truffa dei prepensionamenti nel gruppo Gedi, l’inchiesta si riferiva al periodo in cui la holding, che comprende tra le altre testate anche Repubblica e La Stampa, era in mano alla famiglia De Benedetti. Due imputati eccellenti e cinque società minori dell’azienda – si legge su La Verità – hanno deciso di presentarsi davanti al giudice per chiudere la partita dopo un maxi versamento per la frode contestata. Un successo per la Procura guidata da Giuseppe Lo Voi che sembra sia riuscita a portare a casa una sorta di ammissione di colpevolezza.
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Tutti gli altri indagati, – prosegue La Verità – che sono circa una settantina se si escludono i 31 ex dipendenti per cui è stata chiesta l’archiviazione, sono in attesa della fissazione dell’udienza preliminare propedeutica al rinvio a giudizio per la truffa aggravata ai danni dell’Inps, che la Procura aveva quantificato in 38,9 mln di euro. Vi sono poi dipendenti per i quali, secondo le indagini, il gruppo Gedi avrebbe operato un fittizio trasferimento a società che potevano usufruire degli aiuti statali per lo scivolo. Alcuni dipendenti hanno presentato memorie difensive in Procura evidenziando di aver subito il meccanismo, inconsapevoli del fatto che una società del gruppo fosse diversa dall’altra.
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Fonte : Affari Italiani