Su Netflix è uscita una nuova docuserie dedicata alla storia vera del chirurgo italiano Paolo Macchiarini. Si intitola Bad Surgeon, il caso Paolo Macchiarini ed è una serie documentario che racconta il caso di questo controverso personaggio della medicina contemporanea condannato per la morte di alcuni pazienti. Questo documentario Netflix, tra i più visti del momento, riaccende i riflettori sul quello che veniva considerato il mago della trachea prima di finire al centro di un’indagine per le sue procedure mai supportate da prove scientifiche che hanno portato alla morte di diverse persone. Con documenti importanti e interviste esclusive, tra cui quella alla sua ex compagna Benita Alexander, Bad surgeon analizza il caso Paolo Macchiarini nel dettaglio. Ma chi è davvero Paolo Macchiarini e qual è la sua storia? Per chi non dovesse conoscere il suo caso, ecco un riassunto sulla storia vera del chirurgo Paolo Macchiarini.
Bad Surgeon, il caso Paolo Macchiarini: trama, trailer, quando esce su Netflix
Chi è Paolo Macchiarini
Nato il 22 agosto del 1958, Paolo Macchiarini è un chirurgo toracico italiano di origine svizzera famoso per i suoi impianti di trachea artificiale, frodi e manipolazioni, nonché per la condanna a due anni e sei mesi dopo la morte di 3 pazienti dopo interventi considerati sperimentali e non etici.Laureato in medicina presso la Scuola di Medicina dell’Università di Pisa nel 1986 con un Master successivo in Chirurgia nel 1991, Paolo Machiarini è stato considerato inizialmente il “mago della trachea”. È stato professore e direttore del Karolinska Institutet, una delle più famose università mediche nella città di Solna, in Svezia nonché chirurgo noto per i suoi interventi chirurgici sperimentali anche su pazienti sani molti dei quali causarono la morte dei suoi pazienti. Sette persone, delle otto totali che hanno ricevuto l’impianto di trachea sintetica, sono morte. Inoltre Macchiarini, è stato accusato di aver falsificato alcune credenziali accademiche nel suo curriculum.
Il Karolinska Institutet ha interrotto i rapporti con Macchiarini nel 2013 facendolo continuare a lavorare come ricercatore. Nel 2016 l’università non gli ha rinnovato il contratto di ricerca licenziandolo. A questo punto il chirugo ha iniziato a lavorare all’Università Federale di Kazan, in Russia, fino al 2017 quando è stato nuovamente licenziato.
Nel 2017 è stata avviata un’indagine contro di lui dalla procura svedese per i suoi interventi con l’uso di dispositivi e procedure mai supportate da prove scientifiche. Le operazioni di Macchiarini, però, non sono state considerate reati perché i pazienti sarebero potuti morire con qualsiasi altro trattamento.
Nel 2023, 11 dei suoi articoli di ricerca sono stati ritrattati e altri tre corretti.
La condanna di Paolo Macchiarini
Nel giugno del 2023 Paolo Macchiarini è stato condannato dalla Corte d’appello di Svea, in Svezia, a due anni e sei mesi di carcere per “aggressione aggravata” e “sofferenze evitabili” per la morte di tre suoi pazienti. Secondo Corte d’appello, infatti, la procedura di impianto di trachea artificiale di Macchiarini, per la prima volta utilizzata su un uomo di 36 anni senza che il metodo fosse mai stato usato su animali o altri uomini, non era conforme alla scienza. Inoltre, sempre secondo la Corte, non c’erano situazioni di emergenza al momento degli interventi sul primo e secondo paziente i quali avrebbero potuto vivere per un periodo di tempo non trascurabile anche senza i trapianti e Macchiarini era consapevole dei rischi delle sue operazioni.
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Fonte : Today