Il 20 agosto 1897 il medico britannico Ronald Ross scoprì il collegamento fra le zanzare Anopheles e la trasmissione della malaria: un risultato che gli valse il Nobel per la medicina nel 1902. Per questo, oggi si celebra la Giornata Mondiale della Zanzara (World Mosquito Day), con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta alle zanzare e alle malattie da loro trasmesse.
In Italia 60 specie di zanzare
Esistono oggi oltre 3.500 specie di zanzare. Solo alcune di queste pungono, e sono solo le femmine a farlo: il sangue è una fonte di proteine per le loro uova. Alcune specie di questi insetti infestanti possono essere veicolo di diverse malattie, tra cui la malaria, la febbre Dengue, il virus del Nilo Occidentale e la febbre gialla. In Italia, si contano circa 60 specie di zanzare, tra cui le più diffuse sono la zanzara comune, la zanzara di risaia e la zanzara tigre. Il rischio di contrazione di malattie come la malaria o il virus del Nilo occidentale è molto basso. I casi noti di infezione sono in genere associati a viaggi in aree endemiche, ma non sempre: il virus del Nilo è endemico in Europa da un decennio, portato dalle zanzare che pungono uccelli migratori.
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L’utilità delle zanzare nell’ecosistema
Alcune specie svolgono un ruolo importante per l’ecosistema di cui fanno parte: vediamo alcune delle loro funzioni raccolte dall’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (I.P.L.A.) piemontese. Cibo fondamentale di tutte le zanzare adulte sono gli zuccheri di origine vegetale, assunti tramite il nettare dei fiori: anche le zanzare sono quindi degli insetti impollinatori.
Inoltre, le larve delle zanzare riescono a ripulire l’acqua in cui vivono da sostanze organiche in sospensioni, alghe microscopiche e batteri. In più le zanzare adulte, una volta morte o predate, si decompongono liberando sostanze nutrienti per le piante. In questo modo svolgono un’importante funzione ecologica dato che, in sintesi, durante il loro ciclo vitale trasformano i microbi acquatici assunti dalle larve in nutrienti per le piante terrestri.
In alcune regioni costituiscono anche un’importante anello della catena alimentare. Nelle steppe russe e canadesi ad esempio sono un’importante fonte di cibo per gli uccelli migratori. Infine, le larve di alcune zanzare tropicali non ematofaghe sono utili predatrici che vengono anche utilizzate nella lotta contro le zanzare nocive per l’uomo.
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Fonte : Sky Tg24