Durante un nuovo episodio della serie Youtube Queen the Greatest Live, Brian May ha paragonato l’esperienza di un concerto dei Queen con del ‘buon sesso’, parlando anche degli encore della band ai concerti.
Durante i primi anni la band era solita terminare gli show con canzoni come “In The Lap Of The Gods” o cover di “Jailhouse Rock” e “Big Spender”. Ma dal 1977 in poi, avevano capito che il modo migliore per finire i concerti era quello di far cantare tutto il pubblico con loro con brani come “We Will Rock You” e “We Are The Champions”.
Il chitarrista ha progettato le fasi finali di ogni concerto con l’intento di lasciare il pubblico felice ed eccitato: “Come vuoi far uscire le persone? È una grande domanda che ci poniamo. Cosa vuoi che abbiano in mente le persone mentre escono fuori? Io penso soddisfazione”.
Brian ha poi parlato dell’intendo di voler far sentire il pubblico completamente soddisfatto alla fine del concerto: “È come del buon sesso. Vuoi che si esca da lì pensando ‘Sì, è stato tutto come doveva essere’. E vuoi che le persone si parlino tra di loro: ‘Ah, è stato fantastico. Ti ricordi di quel pezzo dove…?’ È come quando noi, da ragazzini, andavamo via dai concerti degli Who”.
Il leggendario chitarrista ha anche spiegato come mai decisero di cambiare le chiusure dei loro concerti alla fine degli anni ’70 scegliendo “We Will Rock You” e “We Are the Champions”: “È una questione di partecipazione. Il fatto che i fan possano lanciarsi in avanti e verso il cielo e cantare, urlare, battere le mani su Rock You e Champions è una cosa imbattibile. Non puoi davvero fare altro dopo di quello”.
Fonte : Virgin Radio