Piotta vs Piotta, il brano Bau Bau gioca con l’Intelligenza artificiale

Beatles – Now And The Then

Questa a dire il vero mi sembra più un’operazione mediatica, che un utilizzo tout court dell’A.I, almeno per come sarà declinata in questa playlist, ma d’altronde loro sono pur sempre i Beatles. Diciamo che dopo il White Album, dobbiamo aspettarci l’A.I. album?

Gerry Scotti – La Gattina

Dopo lo strepitoso successo TikTok di remake come Cenere di Lazza o The Real Slim Shady, arriva l’album intero da cui è estratto questo brano, e per di più di Natale. Basta Bublè, da qui in poi solo Gerry, che adoro. Brani però eseguiti da chi? Chi sarà il misterioso titolare dei diritti di esecuzione? La macchina, l’uomo o Gerry anche se lui li ha mai…cantati? Chiamate gli esperti, le frontiere del copyright si sono aperte!

AA.VV. – Freeshiva Freestyle A.I.

Sperando che qui nessuno si faccia male, qua c’è il gotha della trap italiana, in rima sull’annoso caso Shiva. C’è pure il giudice, i testimoni, i non testimoni ma che danno comunque la loro versione dei fatti, e c’è una rima che fa: “Ho fatto bu bu bu per paura la trap sarebeb sparita”. Che posso aggiungere? L’imputato è real.

2 Pac VS Biggie – Nigga In Paris

Ecco due che invece si sono purtroppo fatti male, i due pesi massimi del rap più amati di sempre, scomparsi nelle tragiche modalità che conosciamo. Esistono varie strofe sviluppate con l’A.I., dove i due si scambiano e si rincorrono rime e flow, questa però li vede avere a che fare con la musica di altre due leggende, per fortuna viventi.

Frank Sinatra – Creep
Ce ne sono a bizzeffe di giochini di A.I. tipo questo, ma questo è uno dei pochi che mi fa davvero volare. Due mondi che nulla ci azzeccano…eppur si muove! Fighissimi i Radiohead cantati da con lo stile e la timbrica da crooner di Frank.

Paranoimia – Art Of Noise

Singolo del 1986, nella più nota versione “cantata” da un personaggio generato da una sorta “Intelligenza Artificiale” ante litteram, Max Headroom. Apparve come annunciatore in un programma di video su Channel 4. L’immagine di Max non era però generata da un computer, dato che la tecnologia non era allora così avanzata da permetterlo. L’immagine era ottenuta truccando l’attore Matt Frewer con un abito di fibra di vetro, e dietro uno sfondo geometrico in movimento.

 

David Dolan & A.I. – Jam Session
L’uomo e la macchina hanno jammato per la prima volta. Dove? All’Università delle Arti di Stoccolma. Pianoforte a coda, un microfono e l’A.I. Il sistema informatico progettato dal compositore e ricercatore Ode Ben-Tal ascoltava l’esecuzione, estrapolando ritmo e timbro dei suoni, aggiungendo poi il proprio accompagnamento, improvvisando come un jazzista durante una jam, il risultato è stato però più che altro quello di una gelida atmosfera distopica ambient.

Brigitta Muntendorf – Orbit – A War Series
La compositrice racconta la guerra tra popoli, sessi, uomini e Natura, con voci generate virtualmente. Dentro anche Billie Elish e Grimes. Presentato alla Biennale di Venezia 2023, è l’ascolto che diventa un atto radicale e politico, atto compiuto dal pubblico. In tempi di A.I. generativa, questo è un lavoro in cui l’intelligenza artificiale non ha ruolo creativo.

Freddie Mercury – Thriller
A riprova che il futuro non sarà più quello di una volta, per citarmi dalla prima strofa di “Bau Bau” ci sarebbe anche questo duetto tra Freddy Mercury e di nuovo Jacko su Thriller, davvero inquietante, dato anche il pezzo. Ma sono tantissime le cover di questo tipo.

Elvis Presley – Billie Jean
Questo fatto di ridare vita ai morti è quello che mi inquieta e affascina di tutta qusta faccenda. E’ un incubo, è un miracolo, è il più grande business? Non lo so, ed è questo ignoto che spaventa ed esalta, come fossimo un nuovo Dio. Di certo il futuro non è più quello di una volta, e questa inedita e incredibile abbinata tra Elvis e Michael Jackson ne è prova.

Fonte : Sky Tg24