Si chiude il giallo sulla morte di Fabio Friggi, netturbino 44enne trovato con il cranio fracassato in una villetta di Trivolzio (Pavia) il 18 agosto 2023: era chiuso lì da due giorni con un’amica, che ha chiamato i soccorsi solo nel pomeriggio successivo al decesso.
Si chiude per sempre il giallo della villetta di Trivolzio, provincia di Pavia, dove lo scorso 18 agosto era stato trovato il corpo senza vita di Fabio Friggi.
La giovane amica che era con lui, e che aveva dato l’allarme dopo averlo rinvenuto con il cranio fracassato in fondo alle scale di casa, è morta dopo aver accusato un malore a casa della nonna a Rozzano (Milano). Chiara Molinari, 25 anni, era l’unica indagata per la morte del 44enne: la Procura, secondo quanto emerso, le avrebbe contestato il reato di omissione di soccorso, e non di omicidio.
Un’ipotesi avvalorata dall‘autopsia sul corpo del netturbino di Motta Visconti, che ha valutato il decesso per cause naturali o accidentali. La 25enne, insomma, sarebbe stata indagata per aver chiamato i soccorsi solo nel pomeriggio successivo alla morte dell’amico, lasciato sul pavimento dell’abitazione di via delle Orchidee per ore e ore. L’altra pista, quella della morte conseguente ad altro delitto (come spesso in caso di decesso legato al possibile consumo di stupefacenti: Chiara Molinari aveva alle spalle un passato in comunità di recupero, e i due erano chiusi in casa da due giorni da soli), si ferma ormai con il decesso della giovane.
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Friggi, mentendo alla sorella e alla figlia (“Vado a cena con amici”) era arrivato nella villetta di Chiara il 16 agosto. Dopo un buco di due giorni, l’allarme lanciato dalla stessa Chiara il 18 agosto. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Chiara Molinari si sarebbe spaventata vedendo l’amico privo di sensi. Avrebbe inizialmente tenuto il cadavere dell’amico in casa, prima di trascinarlo in cortile.
Fonte : Fanpage