È un caso quello delle rianimazioni riservate ai più piccoli: come ha evidenziato una lettera-denuncia uscita su Lancet, nel nostro Paese c’è attualmente un posto ogni 35.585 bambini e adolescenti, media ben lontana dall’indicazione Ue e dai numeri di Paesi come la Germania. “Sono pochi e mal distribuiti, la differenza tra le varie zone d’Italia è intollerabile”, ha detto Leonardo Bussolin, presidente della Società di anestesia e rianimazione neonatale e pediatrica italiana e uno dei firmatari del documento
Fonte : Sky Tg24