Video NPC e non solo: 3 trend di TikTok spiegati ai boomer (e a quelli che si indignano)

Il trend più amato, odiato e meno compreso del momento su TikTok è nato in Giappone la scorsa estate: è quello dei cosiddetti Video NPC o NPC Streaming, arrivato con prepotenza anche in Italia nel corso dell’autunno e su cui tante parole di sdegno sono state spese da chi evidentemente non ha ancora capito come funziona TikTok e per quale motivo ha il successo che ha.

Qui spieghiamo perché non è davvero il caso di levare gli scudi e di indignarsi, come funzionano i Video NPC e perché si chiamano così e anche raccontiamo un altro paio di trend che stanno andando forte sulla piattaforma social di ByteDance. Prima che anche loro facciano indignare qualcuno.

tiktok: un Video NPC di Natuecoco

Giuliana, la via italiana ai Video NPC

In inglese, la sigla NPC sta per Non-Playable Character o Non-Player Character (personaggio non giocabile o non giocante, con cui non è possibile giocare): in italiano è PNG, e nei videogiochi sta a indicare tutti i personaggi gestiti dal computer o dall’intelligenza artificiale. Le comparse dei mondi virtuali, in parole povere: i passanti dei vari GTA, le persone che abitano le città medioevali in Elder Scrolls, i negozianti di Starfield (qui la nostra prova) e così via.

Capire questo è fondamentale per capire i Video NPC: chi li crea agisce come un persona virtuale, dunque con un set di movimenti limitati e preimpostati e dicendo più o meno sempre le stesse cose. All’inizio, i Video NPC erano fatti così e appunto simulavano vite simulate. Almeno sino a quando Natuecoco, una creator giapponese da 1,6 milioni di follower, si è fatta venire un’idea: riprendersi in diretta, agire (poco) come fosse un NPC e reagire (molto, ma in modo macchinoso) quando qualcuno degli spettatori lasciava un commento, metteva like e soprattutto faceva una donazione in denaro. A ogni input corrisponde una reazione, sempre però scelta fra un numero limitato di reazioni. Esattamente come fanno gli NPC dei videogiochi, che stanno lì a fare niente sino a quando chi sta giocando interagisce con loro e a quel punto reagiscono con una serie di azioni e frasi preimpostate.

Il successo è stato enorme e travolgente, tanto che oggi Natuecoco si presenta su TikTok come The original NPC: circa un milione di views per l’hashtag #videonpc e oltre 14 miliardi (sì, miliardi) per #npc, al cui interno è raggruppato di tutto. Ma di tutto davvero: c’è pure la premier Meloni che fa il cuore con le mani.

Questo perché ovviamente il trend è arrivato anche da noi, dove ha trovato un’interprete notevole nella giovane Giuliana Florio (foto in cima alla pagina), che proprio così ha toccato il mezzo milione di follower (erano 200mila pochi giorni fa): nei suoi video da NPC, che ormai hanno più tentativi di imitazione della Settimana Enigmistica, il tratto distintivo è che parla in napoletano, cita “o sacr cor e San Gennaro” o dice “amma fa TikTok? E facimmelo buon” e così via. Florio, il cui verso più riconoscibile è l’onomatopeico “frrr rah”, si è detta ben consapevole del fatto che questo successo possa essere passeggero e appunto disposta a sfruttarlo sin che dura, anche per avere una visibilità che potrebbe aprirle porte lavorative sin qui rimaste chiuse.

Florio è laureata in Sociologia, ma questo non è il motivo per cui la polemica “i Video NPC sono il male, su TikTok serve più cultura” è totalmente senza senso. Il motivo è che su TikTok la cultura già c’è, come dicono i numeri e come sa bene chi frequenta davvero la piattaforma: ci sono creator che leggono i quotidiani di carta ai follower (incredibile ma vero), c’è il BookTok declinato in tantissimi Paesi, ci sono decine e decine di musei, piccoli, grandi o enormi, ci sono lezioni di fisica, di fisica quantistica, di astronomia, matematica, grammatica. C’è tutto questo e poi c’è tutto il resto, ci sono video da 7 secondi che fanno ridere, gattini, cani, balletti e lip-sync, stupidaggini e tanti contenuti leggeri. Su TikTok c’è tantissimo di tutto, che è poi la sua forza e il motivo per cui continua a macinare percentuali di crescita mese dopo mese, da ormai 3 anni a questa parte.

tiktok: uno dei video di Giuliana Florio

tiktok: Angie e il trend di Tube Girl

Tube Girl, ragazze in metropolitana

In mezzo a questo tantissimo di tutto, oltre ai Video NPC, ci sono altri trend interessanti e relativamente recenti, come quello chiamato Tube Girl.

Come si capisce, è nato in una metropolitana (anzi, nella metropolitana per eccellenza, la Tube di Londra) e coinvolge una ragazza. Nello specifico, la modella malesiana Sabrina Bahsoon, che lo scorso 13 agosto ha postato una brevissima clip in cui si riprendeva in metropolitana, ricordando che “le ragazze fighe non hanno la patente ma usano il trasporto pubblico”. Da allora, l’hashtag #tubegirl ha raccolto oltre 1,5 miliardi di views e i video di Bahsoon sono stati ovviamente molto imitati. Che è una cosa facile ma non facilissima: ci si mette in un vagone, davanti a un finestrino così da approfittare dell’effetto ventilatore, si imposta lo zoom dello smartphone a 0.5x e poi in post produzione si rallenta eventualmente il movimento sino a renderlo un po’ a scatti.

Servono anche capelli lunghi e una certa faccia tosta, se non si ha la fortuna di essere soli. Ma si può fare, come ha dimostrato l’italiana Angelica Siciliani Fendi (Angie Tutorials, che intervistammo un anno fa) nella metropolitana di Milano.

tiktok: l’inizio della storia di Jake ed Emily

Che fine hanno fatto Jake ed Emily?

Un altro fenomeno che non è proprio un trend ma che ha tutti i numeri per diventarlo è quello che riguarda Jake ed Emily: sulla piattaforma c’è talmente tanto interesse sulla vicenda che TikTok ha creato non una me ben due stringhe di ricerca automatica (le spiegammo lo scorso marzo) su “Jake and Emily Billings” ed “Emily Billings replies to Jake”.

I protagonisti della storia sono appunto Emily Billings, una giovane modella che ha poco meno di 300mila follower su TikTok, e il semisconosciuto Jake, che ora è oltre quota 11mila ma che meno di un mese fa era ampiamente sotto gli 8mila. Il 15 ottobre, Jake pubblica un video in cui si riprende mentre cammina per New York, dove si è appena trasferito, racconta di essere stato invitato a un party, che può portare una persona e che vorrebbe che questa persona fosse Emily: “Il  video è per Emily Billings, se non sei lei vattene o taggala”, dice chiaramente all’inizio.

La clip viene vista quasi 3 milioni di volte, anche da Emily, che la duetta, sorridendo di quello che Jake dice nel video e invitandolo a scriverle su Instagram: sembra assolutamente disposta ad andare alla festa con lui, ma poche ore dopo rimuove il duetto senza alcuna spiegazione (al momento in cui scriviamo, su TikTok ne restano ancora alcune tracce). La spiegazione era che probabilmente i due si stavano mettendo d’accordo per vedersi nel mondo reale.

Cosa che è in effetti successa la sera dello scorso 2 novembre, quando Jake ed Emily sono usciti insieme e hanno condiviso due diversi video, ognuno sul rispettivo profilo, per dare ai follower il lieto fine che stavano aspettando. O il lieto inizio, a seconda di quanto si è romantici.

Quello di Jake ed Emily è fra l’altro un trend nel trend, l’ennesimo esempio del cosiddetto Travis Kelce Effect (dal nome dell’attuale fidanzato della cantante Taylor Swift) e della pratica dello Shoot your Shot tipica delle relazioni all’epoca dei social network. Ma di questo magari parleremo un’altra volta.

@capoema

Fonte : Repubblica