Storia di New Martina, tiktoker dei record grazie alle pellicole per iPhone. E al coraggio

Su TikTok c’è un video di New Martina che ha 458 milioni di visualizzazioni. Quasi mezzo miliardo di views è un numero enorme, ma non è la cosa più impressionante del video. Quello che colpisce è che quello stesso video ha quasi 24 milioni di like: praticamente la metà della popolazione adulta italiana non solo l’ha guardato ma ha scelto consapevolmente di mettere like.

Una persona su due, fra quelle che hai intorno mentre leggi queste righe, ha cliccato Mi piace su quel video di New Martina. Che non si chiama Martina, come ormai online si sa e come ci ha lasciato capire lei stessa quando l’abbiamo raggiunta al telefono nel negozio di Napoli dove passa la maggior parte delle sue giornate.

Quasi 7 milioni di follower in 8 mesi

“Il negozio prende il nome da quello della sorella di mio padre, ma ormai mi conoscono tutti così. E quindi alla fine anch’io sono diventata un po’ Martina”, ci ha detto con un sorriso.

Martina, che ha 25 anni, lavora tutti i giorni nel negozio di famiglia a pochi passi dalla stazione Centrale: “Siamo qui dalle 9.30 alle 20-20.30, a seconda di quanti clienti ci sono”. E anche a seconda di chi sono, questi clienti: lo scorso ottobre, quando nel negozio è entrato Francesco Totti, sono rimasti aperti sino alle 21. Da Martina, l’ex capitano della Roma voleva quello che vogliono tutti: che gli martinizzasse il telefono. Che facesse quello che fa ogni giorno, che è quello che si vede nei video: il cliente entra, sceglie una pellicola (“ceramic, opaca, opaca privacy?” è il tormentone che conosce qualsiasi under 20) e Martina si mette all’opera e in pochi minuti riconsegna lo smartphone.

In questo modo, e soltanto in questo modo, Martina ha raccolto 6,8 milioni di follower e 170 milioni di like su TikTok, ha aiutato la famiglia ad assumere personale, a ristrutturare e ampliare il negozio di Napoli, ad aprirne un altro a Bologna (fra un paio di settimane), ha creato una sua linea di gioielli e anche ha scritto un libro che uscirà l’8 dicembre.

tiktok: il video da record di New Martina

Come Martina è diventata New Martina

È stato un percorso velocissimo ma non facilissimo, o almeno non facile come potrebbe sembrare: “Più o meno 4 anni fa ho iniziato a lavorare in negozio e a usare Instagram per condividere quello che facevo – ci ha raccontato – Ho avuto qualche piccolo successo localizzato soprattutto su Napoli e le cose andavano bene, anche molto bene nel primo periodo del coronavirus. Poi però ho scelto di fermarmi per ragioni personali e non ho postato praticamente più nulla nel 2021 e in quasi tutto il 2022”.

La pausa forzata si è interrotta a settembre dell’anno scorso, con un profilo aperto su TikTok che non è quello di ora (che infatti si chiama NewMartina2). Perché TikTok e non YouTube Shorts? “Perché, almeno per me, è quello che permette di fare numeri più rapidamente e consente un più facile collegamento con gli altri social e anche con il sito del negozio”. E perché il profilo non è quello di adesso? “Il primo account è andato benissimo, postavo pochi video ma avevano molto successo e fra settembre dell’anno scorso e gennaio di quest’anno ho raggiunto i 100mila follower”. Poi però è successa una cosa. È successo che Martina ha perso la password e non è più riuscita ad accedere al profilo: “Ero disperata, temevo di avere perso tutto e che le persone non mi avrebbero più seguita”, ha ammesso con noi.

Nonostante questo, non si è persa d’animo, a febbraio ha aperto un nuovo profilo (quello che usa tuttora) e ha fatto una cosa che consigliano di fare tutti quelli che hanno un minimo di esperienza con i social: nutrire l’algoritmo. Ha iniziato a produrre contenuti con costanza, ma con una costanza portata all’estremo: “I primi giorni postavo anche 50-60 video al giorno, tutti i giorni. Entrava un cliente, lo servivo, facevo il video, andava via e passavo a quello dopo”. E poi a quello dopo, a quello dopo e a quello dopo ancora. Decisamente ha funzionato: “All’inizio i video sembravano non piacere e avevano poche views, ma ogni mattina mi svegliavo e vedevo che avevano 500mila visualizzazioni, o anche 1 o 2 milioni ciascuno”.

Oltre la fase dei 60 video al giorno

Grazie a questa costanza, Martina ha di nuovo raggiunto i 100mila follower, ma in un paio di giorni invece che in 4 mesi. Una costanza che era ovviamente impossibile mantenere a lungo: “Ho ridotto gradualmente la quantità di video quotidiani, passando per un periodo in cui ne pubblicavo una ventina al giorno (che sono comunque tantissimi, ndr) sino a oggi, in cui ne posto 5-10 anche a seconda della quantità di clienti presenti in negozio. Magari meno, ma comunque non lascio mai passare una giornata senza condividere qualcosa”.

Il procedimento è tutto sommato semplice: Martina usa il telefono personale, un iPhone 15 Pro Max (“con pellicola lucida privacy”, ci ha confessato), lo appoggia davanti a sé e riprende quello che fa. Niente effetti speciali, pochissimo montaggio e luci, più o meno come hanno fatto tanti creator che TikTok ha contribuito a rendere famosi o famosissimi (anche Khaby Lame ha iniziato così). Poi si occupa lei stessa della pubblicazione, che sembra una cosa scontata ma non è così scontata a questo livello di notorietà.

Notorietà cui i genitori, come spesso accade, non credevano molto: “All’inizio erano un po’ scettici, ma quando hanno visto le persone venire a cercarmi in negozio hanno capito – ci ha raccontato ancora Martina – E quando ho aperto il nuovo profilo su TikTok, un po’ ci aspettavamo che sarebbe successo quello che è successo”.

Quello che è successo è che questo negozio relativamente piccolo in vico Ferrovia è passato da accogliere sì e no 50 clienti al giorno a essere quotidianamente invaso da 200, 1000, 1500 persone: “Ci sono anche giornate da 2mila accessi, e spesso abbiamo bisogno di distribuire i numeri per fare rispettare la fila e di una persona che stia alla porta e regoli un po’ il traffico”.

Questo è anche il motivo dietro all’apertura del nuovo punto vendita di Bologna, che non è un pop-up store ma un negozio vero e proprio che resterà in attività anche dopo il periodo natalizio: “Io sarò lì dall’inizio di dicembre, anche se non voglio stare troppo lontana da casa – ci ha spiegato Martina – Farò un po’ di avanti e indietro, perché so che molte persone vengono a Napoli per incontrarmi. E mi dispiacerebbe se non mi trovassero”.

Martina al lavoro nel negozio di famiglia a Napoli

Le ragioni del successo e il rapporto con gli hater

“Vengono a Napoli per incontrarmi” nel senso che il negozio di Martina è ormai diventato una tappa fissa pure degli itinerari turistici, come ci ha detto lei stessa con comprensibile soddisfazione e come è facile capire scorrendo le centinaia di recensioni su Google Maps.

Quello che Martina non ci ha detto è come abbia fatto ad avere tutto questo successo in un tempo relativamente breve. Perché, soprattutto. Lei non lo sa, ma è anche difficile capirlo vedendo le cose da fuori: è un po’ merito del magico algoritmo di TikTok, che è in grado di far fare numeri impressionanti rapidamente, e un po’ della personalità di questa 25enne napoletana, che ha evidentemente trovato la chiave giusta per parlare alle persone. In quale percentuale queste due cose siano mescolate, è onestamente difficile dirlo.

Anche se potrebbe sembrare, è invece solo in parte merito della componente Asmr delle clip, che comunque c’è: “È una cosa cui non avevo pensato ma cui ho iniziato a fare caso, e a cercare di ripetere, dopo che alcuni video fatti solo di suoni e senza parlato hanno fatto performance incredibili”. È il caso di quello citato all’inizio, quello da quasi mezzo miliardo di views: “Era l’inizio di aprile e in quei giorni, grazie a quel video, il profilo cresceva di 1 milione di follower alla settimana”.

La crescita dei follower ha avuto anche un effetto indesiderato, cioè l’aumento degli hater, dei troll, di chi critica e insulta: “Prima ce n’erano pochissimi, ma negli ultimi tempi sono aumentati molto, soprattutto su Instagram – ci ha raccontato Martina – Leggo tanta gente che mi scrive cose molto cattive, che mi offende per il mio aspetto fisico, per il modo in cui parlo o anche solo per il successo che ho. Penso che non decidiamo noi se diventare famosi, è il pubblico che decide e non posso farci molto. Non è colpa mia se ho successo”. Lei, che legge i commenti facendosi aiutare dai fratelli e dai colleghi, cerca di rispondere il meno possibile: “La maggior parte delle cose me le faccio scivolare addosso e lascio correre – ci ha detto – Se intervengo, cerco di farlo in maniera educata o con ironia. E a chi mi scrive che a Napoli facciamo soldi senza essere né arte né parte, rispondo che non saremo né arte né parte però qualcosa alla fine abbiamo fatto”.

Qualcosa come scrivere un libro, che è anche un modo per rispondere indirettamente a chi semina odio verso creator e influencer: “Uscirà l’8 dicembre e parlerà di me più che di Martina, anche per provare a essere d’esempio per altre persone – ci ha detto lei alla fine della nostra chiacchierata – Racconterò di questa cosa e di come sono arrivata dove sono, ma racconterò soprattutto di me, del mio passato, di quello che ho fatto e delle mie difficoltà e debolezze”. Perché in fondo c’è una ragazza come tante, dietro a questo profilo che macina miliardi di views.

@capoema

Fonte : Repubblica