I numeri che i social non volevano farti vedere: in Italia ci sono 724 moderatori per 110 milioni di account

Alla domanda “quanti moderatori impiegate?” e alla ancora più precisa “quanti sono i moderatori che parlano italiano?”, per anni i responsabili di più o meno tutti social network hanno risposto più o meno tutti allo stesso modo, fra “preferiamo non divulgare questo dato” o “non divulghiamo queste informazioni” o anche “non abbiamo questo tipo di dati per i singoli Paesi”.

C’era qualche eccezione (come raccontammo qui qualche anno fa), ma in generale quello del moderatore delle piattaforme social è un lavoro che si preferisce tenere un po’ nell’ombra. Perché è un lavoro difficile, faticoso e stressante ma allo stesso tempo importante, delicato e fondamentale.

Il balletto di cifre sugli utenti mensili

Questa riservatezza è in gran parte finita grazie all’arrivo del Digital Services Act, la legge che regolamenta le operazioni dei social network nel territorio dell’Unione europea (qui avevamo spiegato come) e anche li obbliga alla diffusione di report periodici sulla moderazione dei contenuti e sul personale umano impiegato a questo scopo.

Le prime versioni di questi report, pubblicate fra fine ottobre e metà novembre da tutte le piattaforme toccate dal DSA, permettono finalmente di sapere con precisione non solo il numero di moderatori complessivi ma anche il dettaglio di quanti siano per singolo Paese o per singola lingua. E di rendersi conto quanto di questo lavoro complicatissimo sia fatto dalle persone e quanto sia invece delegato alle intelligenze artificiali.

Prima di vedere questi numeri, una considerazione su un altro numero: gli utenti mensili, che è il parametro su cui i social basano il loro valore e su cui le aziende decidono gli investimenti pubblicitari. Adesso che sono obbligati a metterli nero su bianco, i social sembrano decisamente più conservativi e meno inclini a lasciare circolare cifre roboanti: per l’Italia, sia LinkedIn sia Twitter dichiarano poco più di 5 milioni di utenti attivi al mese contro gli oltre 18 milioni stimati sin qui, mentre Meta sostiene di averne 35,6 milioni su Facebook e nel report non dà informazioni precise su Instagram (dall’azienda ci hanno poi spiegato che qui gli utenti attivi mensilmente sarebbero 39 milioni), un dato sostanzialmente in linea con le stime.

Sfogliando le carte (in fondo alla pagina, i link diretti per vederle), quelli più coerenti ci sono comunque sembrati YouTube e TikTok: i circa 40 milioni e i circa 20 milioni di utenti mensili dichiarati rispettivamente dalle due piattaforme sono del tutto vicini alle stime più recenti.

La prima pagina del Transparency Report 2023 di TikTok
La prima pagina del Transparency Report 2023 di Twitter

Social network: quanti sono i moderatori per l’Italia?

Quanto al cuore dei vari report, è un cuore sconfortante e che batte piano: in tutta l’Unione europea, i moderatori dei principali social network che capiscono l’italiano (attenzione: non necessariamente italiani) sono appena 724. Per tutti, in totale. Poco più di 700 persone a moderare i contenuti su 6 fra i siti più frequentati nel nostro Paese.

Detto in altro modo: 724 persone a moderare i contenuti postati su 6 siti che mensilmente hanno in totale circa 110 milioni di account attivi. Anche considerando inevitabili sovrapposizioni, è una sproporzione impressionante.

Nel dettaglio: sono 430 i moderatori per l’italiano su TikTok, 179 per le due piattaforme di Meta, 91 per YouTube, 13 per LinkedIn e appena 2 (sì, solo due) per Twitter, che ora si chiama X. Il quadro è sconfortante in termini assoluti ma lo è ancora di più se si fanno le proporzioni: Meta ha un moderatore in grado di capire l’italiano ogni 200mila utenti italiani, LinkedIn ne ha uno ogni 400mila utenti, YouTube sta a 1 ogni 440mila utenti. Ai due estremi ci sono TikTok e Twitter: la piattaforma di ByteDance, pur se aspramente criticata, fa quasi 10 volte meglio della concorrenza, con 1 moderatore ogni 46mila utenti italiani; quella dei cinguettii, con poca sorpresa (qui il bilancio dopo un anno della cura Musk), sta addirittura a 1 moderatore ogni 2,6 milioni di utenti. Questo concetto è bene ribadirlo: su Twitter ci sono solo 2 moderatori che capiscono l’italiano a fronte di 5,1 milioni di utenti italiani attivi ogni mese.

Insomma, come si capisce: la strada per una corretta ed efficace moderazione è ancora lunga, in salita e decisamente non facile. Perché se è vero che le IA possono aiutare molto in questo campo, è altrettanto vero che non possono fare tutto da sole, che spesso sbagliano e che l’intervento umano è ancora risolutivo e determinante. O almeno lo sarebbe, se ci fossero più umani a fare questo delicato lavoro.

@capoema

per approfondire, i documenti integrali (quasi tutti in pdf): LinkedIn | Meta | TikTok | Twitter | YouTube |

Fonte : Repubblica