Una piazza “stile Bordeaux”, con fontane a raso e giochi di luce con la più antica basilica di Roma. La sistemazione dello spazio antistante la basilica di San Giovanni, non è solo una delle opere “essenziali ed indifferibili” da mettere in cantiere per il Giubileo. È infatti anche un intervento che, stando al progetto, avrà un importante impatto scenografico.
La vocazione della piazza
“La rinnovata piazza San Giovanni sarà bellissima” ha promesso il sindaco, durante il secondo rapporto alla città. E lo sarà “grazie ai lavori che ne rafforzeranno la vocazione spirituale, popolare e democratica di questa piazza, un grande centro di aggregazione della città”. Ma come diventerà? Oggi l’area antistante la basilica è in parte lasciata a verde ed in parte pavimentata. Nelle schede descrittive che introducono i lavori giubilari, si fa riferimento ad una “nuova pavimentazione con materiali di pregio”.
Un intervento di quadrante
L’obiettivo, si legge sempre nello stesso documento, “armonizzare e coordinare l’intervento” in un’ottica di ricucitura del tessuto urbano, che contempla anche il passaggio della Porta dell’Asinaria verso il giardino di via Sannio. L’intervento prevede inoltre la riqualificazione dell’area antistante la basilica di Santa Croce in Gerusalemme, in modo da assicurare il recupero della continuità dell’intero ambito urbanistico e che, in questo caso, include i giardini di Carlo Felice. Maggiori dettagli li ha forniti l’assessora capitolina ai lavori pubblici Ornella Segnalini. Parlando dell’intervento, ha spiegato che il cantiere “partirà a marzo e si concluderà entro il 2024” quindi prima dell’apertura della porta santa ed anche del classico concertone dedicato ai lavoratori.
Una piazza come a Bordeaux
Il progetto, già passato in conferenza dei servizi, prevede sia realizzata una “piazza ambientalmente sostenibile, nel rispetto della permeabilità e di contenimento delle isole di calore” ha sintetizzato l’assessora Segnaliini. Per riuscirvi si farà “come a Bordeaux”. E quindi si punterà sulla presenza di “fontane a raso” che trasformeranno l’attuale configurazione in una piazza con pavimentazioni refrigeranti. Il progetto, che vale 15 milioni di euro, “cambierà il volto dello spazio pubblico” e consentirà anche di “creare giochi di luci e riflessi con la bellissima Basilica che accoglie”.
Che fine fa il concertone del primo maggio
Insomma, lo spazio antistante San Giovanni, subirà un importante trasformazione che renderà la piazza, per dirla con le parole del sindaco, “bellissima”. Quella però è anche la piazza deputata, dal 1990, ad accogliere il concertone del primo maggio. Non è un dettaglio sfuggito a chi ha progettato il restyling ed infatti “la riqualificazione urbanistica e la valorizzazione architettonica ed ambientale dell’intera piazza” si legge nel Dpcm approvato lo scorso giugno “viene fatta anche col fine di valorizzare la attuale destinazione quale luogo elettivo per le grandi manifestazioni civili e religiose”. Nella prima fattispecie rientrano quelle organizzate, ogni anno, per festeggiare i lavoratori. Ma dal momento che i lavori lì prenderanno avvio il prossimo marzo, viene da chiedersi se l’edizione 2023 sia anche stata l’ultima, prima del Giubileo, ad essere organizzata all’ombra della basilica di San Giovanni.
Fonte : Roma Today