Uno sportello in via Fortifiocca, all’interno di villa Lazzaroni, ed un altro in via Tuscolana 950, all’altezza del Quadraro. Sono due le sedi messe a disposizione dal municipio VII per lanciare il nuovo sportello dedicato ai cittadini LGBTQ+.
Gli sportelli LGBT+ nei municipi
Non è il primo sportello ad essere aperto nella capitale. Il primato spetta infatti al municipio X che, già a metà maggio, ha attivato il servizio presso la Casa della salute di Ostia. Già all’epoca la referente capitolina dell’ufficio diritti Lgbt+, Marilena Grassadonia, aveva dichiarato che con l’ufficio di scopo si stava “già lavorando affinché esperienze come quella del municipio X posano diventare realtà in tutti i municipi di Roma”. Da allora ne sono stati attivati altri, uno in Prati e più precisamente in via Giuseppe Andreoli. L’altro in via Panfilo Castaldi 28, nella sede cioè del municipio XII.
Dove e quando è attivo il servizio
“Dopo l’assestamento di bilancio della scorsa estate, sono state individuate le risorse per attivare questo servizio in vari municipi. Noi – ha spiegato Adriana Rosasco, assessora al sociale del municipio VII – lo abbiamo avviato lo scorso 20 novembre, nelle due sedi individuate, una sulla Tuscolana, l’altra all’Appio Latino”. Sono entrambe in funzione due volte a settimana, il lunedì ed il mercoledì, dalle 14.30 alle 17.30.
“Allo sportello possono rivolgersi persone delle comunità Lgbt che nei contesti più disparati, dal lavoro alla scuola, passando anche per le mura domestiche, abbiano subito una discriminazione per il proprio orientamento sessuale. Al front office trovano operatori sociali specializzati, di una cooperativa che si è aggiudicata il servizio, ed a seconda delle circostanze – ha spiegato l’assessora Rosasco – è possibile attivare anche un servizio psicologico o di assistenza legale”.
Con l’entrata in funzione di questo sportello, ha commentato il presidente del municipio VII Francesco Laddaga “compiamo un altro passo verso l’obiettivo di formare e consolidare sempre di più, una rete che comprenda i bisogni della comunità LGBTQ+ e la cultura dell’accoglienza e dell’assenza di discriminazioni”.
Fonte : Roma Today