Tedua e Capo Plaza, il nuovo singolo è Parole Vuote (La Solitudine)

Lo scorso 13 novembre, davanti a un Forum tutto esaurito, Tedua ha conquistato Milano. Del resto lo aveva promesso, parlando con i giornalisti incontrati prima del concerto: “Vedrete uno show incredibile. Mi preparo da anni”. Raggiunto sul palco da artisti amici, ha cantato con Capo Plaza. “Vedrete presto una sorpresa”, aveva preannunciato. Ora, l’ufficialità:  i due rapper hanno firmato un singolo a quattro mani, dal titolo Parole vuote (La solitudine).

Lo scorso 13 novembre, davanti a un Forum tutto esaurito, Tedua ha conquistato Milano. Del resto lo aveva promesso, parlando con i giornalisti incontrati prima del concerto: “Vedrete uno show incredibile. Mi preparo da anni”. Raggiunto sul palco da artisti amici, ha cantato con Capo Plaza. “Vedrete presto una sorpresa”, aveva preannunciato. Ora, l’ufficialità:  i due rapper hanno firmato un singolo a quattro mani, dal titolo Parole vuote (La solitudine).

Parole vuote (La solitudine): c’è anche Laura Pausini

Prodotta da Shune, Parole vuote (La solitudine) è una ballad. Perché quel “La solitudine” tra parentesi? Perché il brano contiene una parte ricantata di Laura Pausini, e della sua canzone iconica (che trionfò al Festival di Sanremo, sezione Nuove proposte, nel 1993). Tutto è cominciato lo scorso luglio, quando Tedua ha pubblicato su Instagram un piccolo estratto della prima traccia del Paradiso. Estratto che conteneva, per l’appunto, anche un sample de La solitudine di Laura Pausini. La didascalia recitava: “Going to heaven. Only for my heartbroken fans” (“Verso il paradiso. Solo per i mieoi fan dal cuore spezzato”). Tuttavia, il rapper fece capire che un accordo su quella campionatura non era ancora stato raggiunto. Così, i suoi fan cominciarono a inondare la cantante di messaggi, affinché concedesse i diritti del suo brano a Tedua. Come è finita? I dettagli non si conoscono ma, la pubblicazione di Parole vuote (La solitudine), suggerisce che l’accordo è poi stato raggiunto.

Nel nuovo singolo in collaborazione con Capo Plaza, Tedua si trasforma in un paroliere. Aspetta qualcuno alla Taverna dei Poeti, un luogo simbolico che rappresenta la freddezza e il distacco della persona che un tempo era al suo fianco. C’è dunque la nostalgia del passato, e c’è la solitudine. Ma c’è anche la consapevoleza di non essere più come prima.

Parole vuote (La solitudine), il testo

Ho preso questa scelta e
Devo andare in fretta per
Ambire alla vetta

Se tu sei in grado di seguirmi
Allora non ti lascerò più sola e
Prenderò alla svelta le
Scelte con la testa che sbatto sulla tua finestra
Non mi hai capito ancora
Non mi resta che un’onesta vita nuova

E non a caso non ti chiamo e non invado più il tuo spazio
Sono caro e così grato a quel passato
Ma è passato così tanto
Che non mi vedresti così
Non sapresti dirmi di chi
È stata la colpa e non mi importa
Tanto conta che non tornerà
Quindi affronta quel presente e sii cosciente
Perché niente si risolve con le cose fatte a metà

Baby, ti aspetto alla Taverna dei Poeti
La penna con cui scrivo i miei poemi
Poteri che possiedi sono pieni di misteri
E non ti celi ma tu geli gli eschimesi
Mesi e mesi ma dov’eri?
Senza contare che ieri
Ti sei presentata più sballata e non sapevi
Quanto male potrà farti
La solitudine non è la soluzione dei problemi
Sto tornando da solo
E non mi ritrovo nelle persone
Che ho incontrato lungo la strada
E mi han lasciato solo parole, vuote
Ogni volta che provo
Anche se sbaglio imparo di nuovo
Ma alla prima svista poi scivola e va
Quanto altro male ti farà la solitudine
La solitudine, nananana
La solitudine, la solitudine
La solitudine

Anche se non sei più la stessa di una volta
Mi è rimasta impressa nella porta, il colpo della nocca
Quando ancora ti drogavi e ti giravi
E dopo urlavi “vattene, non sei tu”
Questo è il mio duello, con la sofferenza di una dipendenza
Che mi sta ferendo, che mi sta tenendo spalle al muro
Vieni qui, sì ma siediti e beviti un drink
Si va piano, ma al piano bar
Ti va
Di raccontarmi cosa non va?
Cresciuti in quei postacci, nei paesaggi, nei paraggi, dei
Fantasmi vogliono farmi del male
Senti il sapore del vino
Non hai nessuno vicino a cui poterlo confidare
Sei perso, hai chiesto troppo a qualcuno, senza mai ricambiare
Forse non credi al destino
Ma non sei autosufficiente da solo
Quanto basta per voltare le spalle a un amico

E pensavo che avessi capito
Come amare te stesso per amare prima un vicino
All’ultimo cerchio ti cerchio fino al mattino, lungo il cammino
Il vento sullo spartito
Sto tornando da solo
E non mi ritrovo nelle persone
Che ho incontrato lungo la strada
E mi han lasciato solo parole, vuote
Ogni volta che provo
Anche se sbaglio imparo di nuovo
Ma alla prima svista poi scivola e va
Quanto altro male ti farà la solitudine
La solitudine, nananana
La solitudine, la solitudine
La solitudine
E sono tra martello e incudine da cantine luride
Lei non era l’unica mo fumo in solitudine
Più si gonfia il conto più son solo resto umile
Prego per amici che c’ha tutto in mano il giudice

Questi soldi corrono, non dormono
Fratelli li ho persi e no non tornano
Dentro la mia iride c’è un dollaro
Son nato per questo non mi vendo no
Seduto al mio posto non mi fottono
Ora siamo soli e si fa più calda la stanza
Fuori sento spari e passa la sesta ambulanza del giorno
E c’è un altro coltello nella pancia
Mi hanno tradito tutti ma non farlo tu proprio
Sto tornando da solo
E non mi ritrovo nelle persone
Che ho incontrato lungo la strada
E mi han lasciato solo parole, vuote
Ogni volta che provo
Anche se sbaglio imparo di nuovo
Ma alla prima svista poi scivola e va

Quanto altro male ti farà la solitudine
La solitudine, nananana
La solitudine, la solitudine
La solitudine

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Fonte : Sky Tg24