Ambiente
Antartide, gli iceberg come cattedrali nelle foto di Sandra Herber
‘Si smussano contro la costa, si scontrano tra loro, scricchiolano. Si muovono sempre, spinti dalle tempeste e dalle onde’. Ecco perché la fotografa canadese ha scelto gli iceberg come simboli per rappresentare il cambiamento climatico, che sta trasformando le aree più fredde del Pianeta. Foto e intervista per Lo Spunto fotografico. Di Chiara Piotto
“Gli iceberg mutano costantemente, da quando si staccano dai ghiacciai a quando iniziano a sciogliersi a contatto con l’acqua più tiepida. Si smussano contro la costa, si scontrano tra loro, scricchiolano. Si muovono sempre, spinti dalle tempeste e dalle onde, possono sbilanciarsi e ribaltarsi, mostrare aree prima sommerse. Il loro aspetto si trasforma di giorno in giorno, mentre compiono viaggi di chilometri”, racconta l’autrice di questi scatti. (In foto, un iceberg in Antartide)
“Perché un iceberg arrivi dalla Groenlandia a Terranova, dove li ho visti la prima volta, possono volerci due o tre anni. Con la loro mutevolezza sono il simbolo perfetto della fragilità del nostro mondo, dei cambiamenti climatici che lo stanno scaldando e trasformando per sempre, soprattutto nelle aree dei Poli”. Sandra Herber ha ritratto gli iceberg durante tre diversi viaggi: in Canada, in Groenlandia e in Antartide (dove è stata scattata questa foto)
“Sull’isola di Terranova, in Canada, mi sono focalizzata sull’area chiamata “the Iceberg Alley”, tra Twillingate e Fogo Island, dove è più facile avvistarli durante la primavera”, racconta Herber. “Non è scontato, infatti: solo qualche centinaio di iceberg tra gli oltre 10mila che si creano in Groenlandia raggiunge Terranova”. (In foto, un iceberg in Antartide)
Fonte : Sky Tg24