L’attrice Serena Autieri debutta al Sistina in un ruolo inedito. In My Fair Lady interpreta Eliza, una donna in grado di scegliere il proprio destino
Camicia bianca e pantaloni neri: elegante e sobria, guardo dolce da antidiva. Così Serena Autieri, la bionda attrice napoletana, cantante e conduttrice televisiva annuncia, raggiante, alla stampa che sarà protagonista, nel ruolo di Eliza Doolittle, nel celeberrimo musical My Fair Lady.
Lo spettacolo debutta il 3 novembre al Sistina di Roma, poi il tour nazionale. Tratto dal romanzo “Pigmalione” di George Bernard Shaw e dal film di Gabriel Pascal, il celeberrimo musical di Frederick Loewe, torna in Italia e si presenta in una luce del tutto inedita, attraverso le sue scene, i suoi protagonisti e il nuovo adattamento in italiano.
Le canzoni, veri e propri diamanti incastonati nella storia della musica, ci fanno viaggiare in un sogno senza tempo. Le tematiche, legate al riscatto sociale, al diritto di amare, e al superamento di ogni tipo di barriere ne fanno uno spettacolo quantomai attuale. Prodotto da Enrico Griselli, lo spettacolo si propone di sorprendere ed emozionare il pubblico di ogni età con uno show trasversale e di respiro internazionale.
Affari ha intervistato la protagonista che debutta per la prima volta in un musical: Serena Autieri, performer completa e travolgente, interpreta, in un magico connubio fisico e sentimentale, Eliza Doolittle, la povera fioraia che attraverso la sua determinazione e la sua sfrontatezza fa breccia nel cuore dell’ostico professor Henry Higgins (Ivan Castiglione). Nel meraviglioso affresco dello spettacolo si liberano la genialità e la verve di Manlio Dovì nei panni del Colonnello Pickering e il talento multiforme di Gianfranco Phino, nel ruolo Alfred Doolittle. Il cast è impreziosito dalla partecipazione straordinaria dell’irresistibile Fioretta Mari, esilarante e tagliente Mrs. Higgins.
Come ha affrontato questo ruolo?
Vocalmente in modo molto sfidante perché sono passata dal pop alla lirica; non so se ce la farò ma sto studiando tantissimo e sono eccitata dal fatto di poter lavorare su una vocalità diversa e non restare nelle zone di confort.
Quindi ama le sfide?
Si, mi piace cogliere le sfide, anche quelle più difficili, che la vita mi propone. Da anni aspettavo un ruolo in un musical importante che mi impegnasse a 360 gradi: Eliza Doolittle in My Fair Lady è quello che desideravo.
Perché?
Amo profondamente questo spettacolo, lo desideravo da diversi anni poi c’è stata la pandemia che ha bloccato i mie sogni ma non mi sono arresa: sono stata diverse volte a Londra per vederlo e studiarlo. Finalmente sono nei panni di Eliza e sono di una felicità che non posso descrivere! Inoltre mi emoziona di essere finalmente approdata al Sistina, il tempio del Musical.
Che effetto le fa recitare al Sistina per il prima volta in un musical?
Mi sono sentita a casa, tra amici. Ho trovato molto interessante lavorare con persone nuove con diverse visioni da quelle consuete. Sono contenta spero che il pubblico assisterà ad uno spettacolo coinvolgente a di là dell’ epoca nella quale è ambientato. Quello che volevo è far sentire la bellezza di quest’opera ed in questo senso parto avvantaggiata nel ruolo della protagonista. Spero che il pubblico si divertirà.
Non aveva paura?
Si, avevo una grande paura; è un ruolo difficile ma sono felice, la gioia che trovo interpretando questo personaggio spero di trasferirla tutta al pubblico. Vorrei dire a tutte le famiglie con bambini che devono vedere questo spettacolo perché lancia dei messaggi importanti con le sue meravigliose melodie. Da questo spettacolo si esce persone migliori: con la gioia nel cuore cantando le sue melodie.
Com’è stato il rapporto con gli altri attori?
Voglio ringraziare Ivan Castiglione in particolare ma anche tutti gli altri compagni di lavoro e a tutto il team creativo perché ognuno di loro sta dando un pezzo del suo cuore per questo spettacolo. Un grazie particolare al regista A.J. Weissbard e Giovanni Firpo che è l’aiuto regia ognuno adoro il modo di lavora di igei mi piace la sua visione e la sua modernità, la cura per il dettaglio che è preziosa per questo spettacolo.
Lei è un’ attrice completa ama più la Tv o il teatro?
Sicuramente il teatro perchè è il luogo dove un attore si forma: il teatro in generale, sia di prosa che musicale, è la palestra dell’attore. Quando interpretano un musical anche gli attori durante le prove cominciano a divertirsi come pazzi perché ti senti veramente potente: porter ballare, recitare e cantare sulla scena e’ qualcosa di entusiamante anche se molto difficile e complicato perché devi essere un atleta del palcoscenico, devi essere sempre in forma e ciò richiede molto impegno fisico ma tutto questo ti rende felice. Lavorare in un musical mi fa felice e questa felicità cerco di trasferirla al pubblico. Il teatro mi dà la possibitità di poterlo abbracciare di persona. Comunque mi piace anche lavorare in TV che è stato il trampolino di lancio.
In My Fair Lady nessuna problematica…..
Dopo la prima settimana di prove, ho detto a me stessa: “ma chi me l’ha fatto fare!”. Eliza è un ruolo difficile sia scenicamente che fisicamente. Continuo pensare che bisogna essere anche un po’ matti quando si fa il musical: devi avere anche una dose di follia ma ora comincio anche a divertirmi spero dopo aver superato l’ansia del debutto.
E’ vero che da bambina ha fatto la pendolare da Napoli a Roma per studiare dizione?
Si, la mattina partivo per Roma per seguire le lezioni a casa della mia insegnate Fioretta Mari e la sera, dopo lo studio, indietro a Napoli. Ho fatto questo pendolarismo per tanto tempo.
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Fonte : Affari Italiani