Dopo che Margot Robbie ha elogiato Greta Gerwig, soprattutto per la sua capacità di cambiare le regole del gioco, l’attrice rincara la dose: il rapporto tra le due è estremamente profondo (sia sul piano umano che professionale), al punto da essere “come Scorsese e DiCaprio“.
“Potremmo essere i nuovi Scorsese e De Niro” ha dichiarato. “In altre parole, dovrai lavorare con me per almeno altre quattro volte!” ha scherzato rivolgendosi alla regista.
Parole simili avvalorano la possibilità di un sequel per Barbie, ma Margot Robbie ci tiene a ribadire il contrario. “Penso che la prima pellicola contenga tutto quanto. Non l’abbiamo progettata per trasformarla in una trilogia, o qualcosa del genere. È come se Greta abbia raggiunto la completezza. No, non riuscirei davvero a immaginare cosa potrebbe accadere dopo“.
Barbie è stato un successo di pubblico e di critica, ma questo non implica la necessità di realizzare un seguito: non è raro che un franchise, nel proseguire a tutti i costi la narrazione, finisca col subire un netto calo qualitativo; ecco perché le parole dell’attrice non devono essere intese esclusivamente nella loro accezione negativa. Confidiamo che i prossimi progetti di Gerwig e Robbie ci entusiasmeranno come non mai.
Tra i riconoscimenti principali di Barbie, ricordiamo i 155 milioni di dollari guadagnati nel primo fine settimana di programmazione nel botteghino statunitense, la nona posizione tra i maggiori incassi di sempre in Italia e l’essere il primo live-action diretto da una donna a raggiungere il miliardo. Per approfondire l’argomento, rispondiamo a una domanda apparentemente insolita: perché Greta Gerwig paragona la sua regia al furto di un’auto?
Fonte : Everyeye