Basta accampamenti abusivi, basta degrado. A viale Pretoriano spuntano ciclicamente tende e altri giacigli di fortuna creati nel giro di una notte prevalentemente da migranti e transitanti, che sfruttano l’area verde all’ombra delle Mura Aureliane e la vicinanza con la stazione Termini e gli sportelli di Caritas e Binario 95 a via Marsala. Dal I municipio, territorio nel quale ricade la strada, arriva quindi una richiesta indirizzata al Campidoglio: una tensostruttura. E gli uffici tecnici, oltre al Gabinetto del Sindaco, ci pensano.
La tendopoli di viale Pretoriano
L’ultimo sgombero di tendopoli a viale Pretoriano è stato il 28 ottobre, quello prima ad agosto. Ma i disperati sono già tornati e adesso con le temperature rigide che si registrano soprattutto di notte, la situazione rischia di diventare critica. Da anni, ormai, le Mura Aureliane a due passi da Termini e San Lorenzo, nel territorio del I municipio, sono luogo di ricovero per chi transita da Roma, prevalentemente cittadini dell’Africa subsahariana in fuga dai Centri di Accoglienza Straordinaria della Prefettura o provenienti direttamente dagli “hot spot” di Lampedusa. Non è raro che, in seguito all’ennesimo sgombero, vengano identificate persone con problemi psichici e altre vulnerabilità. Per questo il I municipio ha preso carta e penna e scritto al Campidoglio chiedendo un’azione strutturata e definitiva.
Il I municipio chiede interventi strutturali
Per la minisindaca Lorenza Bonaccorsi e l’assessora alle politiche sociali Claudia Santoloce, la situazione richiede “una particolare attenzione sociale”, come si legge nella lettera inviata nei giorni scorsi all’assessorato capitolino guidato da Barbara Funari. Attenzione che si deve tradurre in atti pratici: “Potenziamento dell’illuminazione pubblica – scrivono le amministratrici del Centro Storico – e la continuazione della cancellazione a protezione delle Mura”. Questo, però, non basta. Anche perché chi si accampa nei giardini di viale Pretoriano ha bisogno di assistenza medica.
Una tensostruttura “per riparo e transito in tranquillità”
“Al fine di avere un monitoraggio costante – continua la lettera – e condizioni igienico sanitarie adeguate, si chiede di valutare la possibilità di installare una tensostruttura che possa offrire riparo e che possa permettere il transito in tranquillità delle persone sull’area”. Un presidio sociale che verrebbe gestito in collaborazione con il terzo settore.
Il Comune studia la fattibilità
Ad oggi, la richiesta è sul tavolo degli uffici tecnici comunali. L’assessora Funari, infatti, subito dopo aver ricevuto la sollecitazione del municipio, ha girato la richiesta al Gabinetto del Sindaco, alla Sovrintendenza capitolina e agli uffici dei Lavori Pubblici, dando di fatto mandato alle strutture competenti di studiare la fattibilità di una tensostruttura in quel luogo, sulla falsariga di quanto è stato organizzato in piazza dei Cinquecento (fino all’inizio dei lavori di ristrutturazione dell’area) nell’ambito del Piano Freddo in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. Nell’occasione, Funari ha ribadito la necessità di una maggiore presenza delle forze dell’ordine nell’area e – in linea con quanto chiesto da Bonaccorsi e Santoloce – del potenziamento dell’illuminazione pubblica e l’implementazione della cancellata a tutela delle Mura e dei giardini prospicenti.
Fonte : Roma Today