Le stampanti wifi sono perfette sia per chi vuole allestire nella propria abitazione una postazione adibita allo smart working completa in ogni sua parte, che per chi vuole semplicemente disporre di un apparecchio che gli consenta di muoversi tra ricerche scolastiche, documenti da archiviare e foto ricordo, senza il fastidio di una connessione cablata. Dai modelli più semplici, che dispongono di funzioni base e sono progettati solamente per le stampe a colori o in bianco e nero a quelli che ampliano il loro raggio d’azione permettendo anche di eseguire scansioni o fotocopie e di inviare fax, la quantità di soluzioni disponibili sul mercato è davvero ampia con una forbice di prezzi che spazia da qualche decina fino a svariate centinaia di euro.
Come scegliere la stampante wifi
Come si può immaginare, si definisce come stampante wifi una periferica in grado di imprimere su carta ricevendo le informazioni senza fili da un altro dispositivo. Questo può avvenire in due modi ovvero sfruttando la rete Internet domestica alla quale la stampante è collegata oppure con il cosiddetto wifi direct, ossia attraverso una sorta di filo diretto tra la stampante e il dispositivo; quasi tutti i modelli di stampante wifi offrono entrambe le soluzioni.
All’interno del grande insieme delle stampanti con connessione senza fili, si trovano poi varie sottocategorie che dipendono dalla tecnologia di stampa adottata.
- Le stampanti a getto d’inchiostro imprimono testo e immagini sulla pagina sotto forma di goccioline pescate da serbatoi chiamati cartucce, che sono sostituibili. Questo gruppo si differenzia in eiezione di tipo termico che sfrutta un brevissimo surriscaldamento dell’inchiostro per creare la goccia e di tipo piezoelettrico (utilizzato in modo particolare da Epson) che sfrutta un cristallo appunto piezoelettrico.
- Le stampanti laser sono composte da tre elementi che lavorano in rapida sequenza: un tamburo fotosensibile che viene caricato elettrostaticamente con l’immagine da imprimere riga per riga; un laser che fa da tramite per portare l’immagine (al rovescio) elaborata con carica negativa, e un toner che la imprime sul foglio.
Fonte : Wired